ci metto del mio

Set all'aperto


Solamente un annetto fa. Stavo girando a piedi, nelle vicinanze del mio ufficio per delle piccole commissioni e mi stavo dirigendo in via Garian. Era una tiepida mattina di marzo, non troppo fredda, e soleggiata. In giro non c'era nessuno, veramente nessuno, un momento in cui perfino il caotico traffico di Milano pareva assente. Pareva domenica ma sono sicuro che fosse un lunedì. Da lontano vedevo due giovani donne nel piccolo giardino di Via Garian. Una aveva in mano una macchina fotografica e l'altra si aggirava con fare circospetto davanti a un albero. Mentre camminavo, senza volerlo, rallentavo, perchè avevo capito che c'era qualcosa nell'aria. La ragazza senza macchina fotografica indossava una specie di lenzuolo scuro ed evidentemente doveva essere spogliata al di sotto di esso, con una minigonna di pelle nera e stivaletti neri. La fotografa attendeva il momento in cui nella via non ci fosse veramente nessuno e ambedue si erano accorte del mio transitare.Transitai, molto lentamente, con in mano le scatole delle cose che dovevo trasportare. Cercai di dare l'aria di chi passa di lì per puro caso... e il bello è che era DAVVERO così. Quindi a mano a mano mi avvicinai alle due ragazze e potei capire che dovevano scattare qualche fotografia di casto nudo nella natura. Insomma, la ragazza doveva togliersi il pesante velo e davanti all'albero in germoglio lasciare vedere il seno. Nulla di più... e quando le incrociai, potei guardarle negli occhi. La fotografa era bella almeno quanto la modella, avrei detto che avrebbero potuto scambiarsi i ruoli; e la modella mi diede uno sguardo dagli occhi azzurri con un accenno di sorriso imbarazzato. Proseguii e diedi l'impressione di non volere invadere. Arrivai all'angolo della via e sparii dietro di esso.E mi fermai e mi voltai. Appressandomi all'angolo di nascosto, volevo guardare per vedere se la ripresa avrebbe avuto inizio. Le due ragazze parlavano sommessamente e la modella era sempre davanti all'albero e provava la postura, senza togliere il velo scuro. La fotografa continuava a guardare in tutte le direzioni e sono sicuro che mi vide, ma non fui io a scoraggiarla. Fu un vecchietto che aveva un cagnolino che stava arrivando e che aveva tutta l'intenzione di entrare nel giardinetto a fare loro decidere che la fotografia non poteva essere fatta. Le due ragazze si guardarono ancora una volta e abbandonarono, camminando, il giardinetto. Le vidi allontanarsi lentamente, senza fretta.Tornai alla mia consegna. Ci era mancato davvero poco, questa volta.