esiste una medicina?

Il vero amico


Non vorrei usare questo spazio come muro del pianto ma non riesco a trattenermi.Devo far finta che va tutto bene con i colleghi e per tutto il tempo, per non mettere nei guai il mio più caro amico... però sto davvero da schifo.Il mio migliore amico (che è anche un mio collega) mi ha appena detto  che cambierà lavoro, andrà a lavorare in un'altra società. E noi non ci vedremo più tutti i giorni, non potrò più stressarlo con i miei sfoghi, non potrò più parlare con qualcuno che capisce realmente i miei stati d'animo e che comprende la mia vera natura, che apprezza e sopporta le mie debolezze ed i miei momenti down. So che non sarà più come prima, so che il nostro rapporto cambierà, è inevitabile. La lontananza purtroppo crea anche altri tipi di distacchi.
E' vero che se si è davvero amici, anche se le abitudini cambiano non cambia l'affetto e la confidenza... ma... è innegabile che frequentarsi una o due volte al mese non è come vedersi ogni giorno e trascorrere insieme la pausa caffè e la pausa pranzo a raccontarsi e a ridere insieme.Ho vissuto R. come non avevo vissuto mai nessun altro amico.Sia prima di sapere che è gay che dopo.C'è sempre stato quel tipo di complicità davvero difficile da trovare in una persona.
E' l'amico che ho sempre desiderato incontrare e sapere che non lo vedrò più ogni giorno mi fa stare da cani. E' l'unico amico "reale" che sa dell'esistenza di questo blog e questo significa che di lui mi fido più che di chiunque altro.So che in questo momento dovrei essere felice per lui, perchè la sua vita cambierà in meglio e avrà più stimoli e starà meglio... ma prevale il mio egoismo ed il mio desiderio di non perderlo. Gli voglio così tanto bene che anche solo scriverlo mi fa male dappertutto.