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Sindrome del Pastore Tedesco

Post n°402 pubblicato il 13 Marzo 2009 da Glass_lsb

Domani ci sarà un pranzo con i vecchi compagni delle superiori. Una reunion organizzata grazie a Facebook... Sono curiosa di rivederli dopo 10 anni... Però mi avrebbe fatto più piacere se ci fosse stata anche G.

Lei è stata una delle mie migliori amiche di quei tempi... E poi, quando ci siamo viste qualche anno fa, mi ha rivelato di essere attratta dalle donne. Non lo avrei mai immaginato, forse perchè all'epoca della sua rivelazione, ero troppo concentrata su me stessa e sui miei problemi con "Lei" per pensare che qualcun altro potesse avere il mio stesso problema.

E' stato bello ritrovarci così, confessando dei segreti che potevamo capire solo noi... Dopo gli anni di amicizia adolescenziale ci siamo ritrovate da adulte a condividere esperienze simili ed è stato molto piacevole potermi confidare con lei. Le ho sempre voluto molto bene, era la più originale, la più artistica e creativa del gruppo e aveva negli occhi una tristezza che rendeva il suo sguardo molto intenso.

Poi, circa un anno fa, una sera mi ha chiamato per sapere se volevo uscire con lei quella sera, per parlare un pò da sole... E le ho detto che ero da Lei. G. mi ha risposto se ero ancora vittima della "Sindrome del Pastore Tedesco". Lei la chiamava così, perchè quando le avevo raccontato dei miei sentimenti lei mi associava a un cucciolo che aspetta davanti alla porta il suo padrone e che quando arriva non riesce a stargli  lontano per troppo tempo.

Con il tempo, mi sono accorta che aveva ragione. Anche se non provo più quel trasporto e lo stesso desiderio fisico, non riesco a starle lontana. E' come una malattia dalla quale non voglio guarire. Come la nicotina per un fumatore, come il cioccolato per un diabetico goloso.

 
 
 

Sete di te m'incalza

Post n°401 pubblicato il 11 Marzo 2009 da Glass_lsb

Mi sono accorta che ricomincio a sentire le farfalle nello stomaco. E non è gastrite... Non è influenza... Da quando ho rivisto S. (la maestra) mi sono resa conto che quella sensazione mi mancava.

Non credevo di esserne così assetata... E da lì mi è tornata alla mente una poesia che molti anni fa ho dedicato a Lei (il mio Tormento quotidiano):

Sete di te m'incalza

Sete di te m’incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora.

Sei piena di tutte le ombre che mi spiano.
Mi segui come gli astri seguono la notte.
Mia madre mi partorì pieno di domande sottili.
Tu a tutte rispondi. Sei piena di voci.
Ancora bianca che cadi sul mare che attraversiamo.
Solco per il torbido seme del mio nome.
Esista una terra mia che non copra la tua orma.
Senza i tuoi occhi erranti, nella notte, verso dove.

Per questo sei la sete e ciò che deve saziarla.
Come poter non amarti se per questo devo amarti.
Se questo è il legame come poterlo tagliare, come.
Come, se persino le mie ossa hanno sete delle tue ossa.
Sete di te, sete di te, ghirlanda atroce e dolce.
Sete di te, che nelle notti mi morde come un cane.
Gli occhi hanno sete, perchè esistono i tuoi occhi.
La bocca ha sete, perchè esistono i tuoi baci.
L’anima è accesa di queste braccia che ti amano.
Il corpo, incendio vivo che brucerà il tuo corpo.
Di sete. Sete infinita. Sete che cerca la tua sete.
E in essa si distrugge come l’acqua nel fuoco.

Una poesia bellissima che mi incanta ogni volta che la leggo.

 
 
 

Fermare il tempo

Post n°400 pubblicato il 03 Marzo 2009 da Glass_lsb

Giovedì è stato davvero emozionante.

 

E' stato bellissimo rivedere gli ex compagni ... ma, ovviamente, rivedere Lei è stato il momento migliore.

 

Quando è arrivata eravamo sedute distanti, praticamente era dalla parte opposta della tavolata e non ci siamo parlate per un pò, poi qualcuno è uscito per andare a fumare e siamo rimasti in 3. Lei mi ha guardato e mi ha sorriso, si è avvicinata e mi ha preso la mano. Mi ha detto che era davvero contenta di vedermi e mi ha chiesto come stavo.

 

Le ho risposto che sento un grande vuoto dentro e poi le ho detto che quando è mancata sua mamma l'ho saputo da un vecchio compagno e che mi è spiaciuto molto. Mi ha detto che suo papà è morto circa 20 giorni dopo sua mamma, lo stesso anno. Che è stata molto male per più di un anno ma che ora va meglio. Sono passati tanti anni.

Ho approfittato del fatto che fossimo sole e che nessuno ci sentisse per dirle che è stata una persona molto importante nella mia vita. A prescindere dal fatto che è stata la mia maestra. E' stata importante come PERSONA e ogni anno, per tutti gli anni che non ci siamo viste, il giorno del suo compleanno, io le ho sempre fatto gli auguri.

Poi sono tornati gli altri e lei si è seduta al suo posto.

Mentre parlavamo ci guardavamo negli occhi e quell'intensità mi sconvolgeva.

Ricordavo quello sguardo buono, ricordavo quelle mani delicate, ricordavo i suoi modi gentili ma riviverli dopo 20 anni è stato sorprendente.

Ripeteva: "Se vi guardo negli occhi è come se non fosse passato neanche un giorno. I vostri occhi sono gli stessi di allora".

Per me è stata la stessa cosa. Guardarla negli occhi è stato come fermare il tempo a quando avevo 11 anni. E' stato un salto indietro verso quei sentimenti che mi hanno sconvolto l'anima per quasi tutta l'adolescenza.

Quando ci siamo salutate mi ha ringraziato dicendo che quella riunione era merito mio. Anche se non è proprio così... L'idea è stata di una ragazza ed un altro ha scelto il posto... Io sono stata solo la prima che l'ha incontrata e che lei ha cercato su FB. E forse sono l'unica che ha invitato a casa sua. Non ho sentito che ha esteso l'invito ad altri... L'ha detto solo a me, quando eravamo sole. Ed io vorrei tanto andare da lei... Però ho paura.

So che potrei tradirmi... Potrei rivelarle quanto è stata realmente importante ed in che senso. E non credo sia il caso. Lei forse mi vede ancora come quella bambina che ha visto crescere... timida goffa ed impacciata, che diventava rossa per niente e che non riusciva a guardarla negli occhi. Ora ci riesco ma lo sforzo che faccio per non abbassare lo sguardo è notevole.

Vorrei ricordare questo incontro con tenerezza, vorrei ricordare le mie mani nelle sue. Le sue dita che cercano la mia gamba mentre parliamo, i suoi gesti affettuosi, la sua bocca sorridente... Vorrei ricordare tutti i particolari per portarli nel cuore sempre.

 

 
 
 

Reunion

Post n°399 pubblicato il 26 Febbraio 2009 da Glass_lsb

Grazie al più grande social network del momento ho ritrovato molti vecchi amici. Un paio dell'asilo, molti delle elementari, qualcuno delle medie e delle superiori.

C'è da dire che quelli a cui tengo di più sono quelli delle elementari perchè, come dice la mia estetista, sono quelli di cui ci ricordiamo con più affetto.

A quell'età non ci sono grandi invidie, si è amici un pò di tutti... Al massimo si bisticcia per la merenda o per chi deve essere la fidanzata del più carino (perchè di solito ce n'è solo 1 per classe! e tutte le bambine gli vanno dietro!).

Alle medie incominciano i primi problemi dell'adolescenza, i brufoli, l'apparecchio, la famosa fase "critica".

Alle superiori ci sono i gruppi, formati solitamente da 4 o 5 persone e circoli molto ristretti... E se poi si viene bocciati o smistati in altre classi è ancora più complicato.

Invece, alle elementari c'è la componente infanzia... I ricordi sono "ammorbiditi". Anche se cominciavano le prime preoccupazioni ci si voleva bene... Al di là delle antipatie o simpatie per qualcuno in particolare.

Tutto questo per dire che stasera rivedo 10 ex compagni ... compresa la maestra.

Ed è proprio per quest'ultima che il mio cuore non smette di saltare. Continuo a guardare la sua foto su FB e non mi sembra vero di poterla incontrare fra poche ore.

Il mio primo, vero, amore.

Si è iscritta circa un mese fa e sono stata la prima che ha contattato.

Ha scritto che non riusciva a trovarmi al cellulare (non ho mai trovato chiamate perse da parte sua però), quindi si è lasciata convincere da un'altra ex alunna ad iscriversi per ritrovare tutti i suoi ex alunni. E per potermi ringraziare perchè le ho mandato un messaggio di auguri il giorno del suo compleanno. Ha scritto che i miei auguri le hanno fatto molto piacere e che non si sarebbe mai aspettata che mi ricordassi.

Se sapesse... Ogni anno, negli ultimi 15 anni, il giorno del suo compleanno le ho fatto gli auguri... In silenzio, nel mio cuore... Sperando che mi sentisse.

E fra poco la rivedrò. Potrò parlarle. La dovrò dividere con gli altri ma sarà lì.. con me.

So già che mi tremeranno le mani. So già che diventerò tutta rossa (per fortuna ieri ho fatto la lampada e sono già rossa x quello!). So già che dovrò sforzarmi per stare calma. So che farò fatica a parlarle senza tradire l'emozione. E probabilmente per aiutarmi dovrò bere un paio di Negroni... E probabilmente per non far capire niente agli altri dovrò starle lontana.

 
 
 

tanto poi passa

Post n°398 pubblicato il 24 Febbraio 2009 da Glass_lsb

Ho detto: "ho lo schifo addosso"

e la causa di questa mia sensazione ha risposto: "tanto poi ti passa".

La rabbia che ho dentro non mi permette di scherzarci sopra. Non riesco a sdrammatizzare.

Non capisco se è gelosia o se è rancore. Non capisco cosa provo in certe situazioni. Non capisco come contenere le mie reazioni.

Non vedo dimostrazioni di nessun tipo da parte sua; si, stiamo sempre insieme (è questa una dimostrazione di sincerità e di amicizia? o è convenienza?) però... poi, quando c'è di mezzo qualcun altro, viene sempre fuori qualche discussione. Per qualche parola detta di troppo o per qualche atteggiamento sbagliato. E sono sempre le stesse storie che si ripetono.

Mi è venuto lo schifo addosso perchè quando c'è di mezzo M. sembra un'altra. A me dice che con lui è cambiata, che da quando lui ha fatto quel gran casino 2 anni fa lei ha capito chi è davvero e poi... quando sono insieme... diventa una mammoletta! Fa dei risolini isterici e imbarazzati che mi fanno salire il nervoso perchè sono proprio il contrario di quello che mi dice.

Da un paio di settimane viene a lavorare vestita come... come ... Non vorrei esprimermi male. Diciamo che è... Diversa dal solito. Molto diversa.

Minigonne inguinali e tacchi alti. Oggi ha degli stivali alti che anche lei chiama "da zoccolona" e una gonna con uno spacco che le arriva fino al sedere.

Le ho detto che mi sento un pò a disagio a starle vicino quando si veste così durante le ore di lavoro... Perchè attira l'attenzione e perchè mi sembra un pò "esagerata". Non le ho mai detto niente quando si veste così quando usciamo o andiamo a ballare, anzi, le faccio i complimenti perchè spesso sta proprio bene... Ma in ditta mi sembra un abbigliamento un pò eccessivo. Ho cercato di spiegarle che nella nostra ditta ci sono molte donne invidiose e che il fatto di attirare l'attenzione vuole dire anche attirare l'invidia... Può essere controproducente...

Il mio è solo un punto di vista ed un consiglio... Se si sente a suo agio può vestirsi come vuole. Basta che io non sia in zona. Capisco che può essere gelosia la mia... Lo ammetto. Sono gelosa degli sguardi degli altri su di lei. Ma lei non si merita neanche la mia gelosia.

 
 
 

malinconia

Post n°397 pubblicato il 01 Febbraio 2009 da Glass_lsb

Il giorno che tanto temevo è arrivato. R. se n'è andato, non lavoriamo più insieme.

In queste ultime settimane ho pensato molto all'amicizia e alla solitudine.

Da quando non c'è più mio papà ho questo senso di vuoto dentro il cuore che non sembra volersi sciogliere. Adesso che il mio migliore amico non farà più parte della mia quotidianità mi rendo conto che quel vuoto sembra essere diventato una voraggine. In alcuni momenti sento che mi vuole inghiottire e provo... paura.

Gli amici, quelli che sono nel mio cuore e che fanno parte della mia vita costantemente sono importanti come una famiglia e quando qualche cambiamento sconvolge le abitudini c'è questa angoscia terribile che mi soffoca e che mi fa sentire ancora più sola.

So che devo affrontare questa paura perchè fa parte della vita di tutti e tutti, prima o poi, la guardano in faccia però... non riesco a consolarmi con questo pensiero.

Mi manca il mio amico. Mi manca come se fosse partito per una città lontana. Come se mio fratello avesse deciso di trasferirsi.

Passerà anche questa malinconia, lo so, però ora è una compagnia così scomoda che faccio di tutto per non pensare a questo cambiamento.

 
 
 

L'amica ritrovata

Post n°396 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da Glass_lsb

Il nuovo social network che è sulla bocca di tutti ha reso alcuni blogger un pò "discontinui" e poco presenti, come la sottoscritta però il pensiero a questo spazio tutto mio c'è sempre. E' stato il mio compagno di sfoghi e di confidenze per molto tempo, per anni quindi sarebbe sbagliato abbandonarlo solo perchè ora c'è una novità.

Come è sbagliato abbandonare i vecchi amici quando ci si fidanza o quando si incontra qualche nuovo amico.

Mi piace avere pochi amici ma buoni, pensare che staranno al mio fianco finchè vorranno, che il nostro rapporto evolverà e che cresceremo ancora insieme (anche se siamo già entrati da un pezzo nella cosiddetta maturità!) restando degli eterni Peter Pan.

Oggi mi ha contattato, su FB, una mia cara amica dei tempi delle superiori.

Saranno almeno 6 anni che non ci sentiamo/vediamo. Mi ha chiesto se alla fine mi sono sposata con M. e se ho figli... Cos'è successo alla mia vita in questi anni. E pensare che è stata la mia migliore amica nell'adolescenza. Non avrei mai immaginato, all'epoca, che ci saremmo divise e che saremmo rimaste così tanto tempo senza avere notizie l'una dell'altra. Incredibile come può essere smentita, nel tempo, una convinzione.

Le ho risposto che sono single, che non mi sono sposata con M. e che ho appena preso casa. E le ho chiesto di lei, delle sue novità.

Non so come andrà a finire, se ci vedremo o se finirà tutto così, con uno scambio gelido di informazioni... Però ho imparato a non illudermi più... Le illusioni creano spesso delusioni.

 
 
 

Il vero amico

Post n°395 pubblicato il 27 Novembre 2008 da Glass_lsb
 

Non vorrei usare questo spazio come muro del pianto ma non riesco a trattenermi.

Devo far finta che va tutto bene con i colleghi e per tutto il tempo, per non mettere nei guai il mio più caro amico... però sto davvero da schifo.

Il mio migliore amico (che è anche un mio collega) mi ha appena detto  che cambierà lavoro, andrà a lavorare in un'altra società. E noi non ci vedremo più tutti i giorni, non potrò più stressarlo con i miei sfoghi, non potrò più parlare con qualcuno che capisce realmente i miei stati d'animo e che comprende la mia vera natura, che apprezza e sopporta le mie debolezze ed i miei momenti down.

So che non sarà più come prima, so che il nostro rapporto cambierà, è inevitabile. La lontananza purtroppo crea anche altri tipi di distacchi.

E' vero che se si è davvero amici, anche se le abitudini cambiano non cambia l'affetto e la confidenza... ma... è innegabile che frequentarsi una o due volte al mese non è come vedersi ogni giorno e trascorrere insieme la pausa caffè e la pausa pranzo a raccontarsi e a ridere insieme.

Ho vissuto R. come non avevo vissuto mai nessun altro amico.
Sia prima di sapere che è gay che dopo.
C'è sempre stato quel tipo di complicità davvero difficile da trovare in una persona.
E' l'amico che ho sempre desiderato incontrare e sapere che non lo vedrò più ogni giorno mi fa stare da cani. E' l'unico amico "reale" che sa dell'esistenza di questo blog e questo significa che di lui mi fido più che di chiunque altro.
So che in questo momento dovrei essere felice per lui, perchè la sua vita cambierà in meglio e avrà più stimoli e starà meglio... ma prevale il mio egoismo ed il mio desiderio di non perderlo.
Gli voglio così tanto bene che anche solo scriverlo mi fa male dappertutto. 
 
 
 

Neve

Post n°394 pubblicato il 24 Novembre 2008 da Glass_lsb

Stamattina la neve... Non avendo guardato fuori prima di uscire, quando mi sono ritrovata davanti al portone, ho visto gli alberi bianchi e le macchine ricoperte e mi sono sentita, per un attimo, come quando ero bambina e vedevo la neve sui marciapiedi e mi veniva la voglia irrefrenabile di correre e lasciare le mie impronte e poi giocare a tirare palle di neve... o fare pupazzi o scendere con la slitta dalla discesa dei garage...

Invece dovevo venire in ufficio, ricominciare una settimana uguale a tante altre e stringermi bene nel giubbotto perchè il freddo di oggi entra nelle ossa molto più del solito.

Che bello però quando da bambini la neve cancellava il nero dell'asfalto e regalava un giorno di vacanza da scuola...  Che bello sarebbe poter tornare a quei giorni anche solo una volta e rivivere quell'età, che non era spensierata come si dice, perchè anche a quell'età si hanno molti pensieri... proporzionali al proprio bagaglio di conoscenze e alle proprie responsabilità ma pur sempre preoccupazioni.

La neve mi riporta sempre ricordi di un passato malinconico ma piacevole.

 
 
 

Bagno e affini

Post n°393 pubblicato il 20 Novembre 2008 da Glass_lsb

Grazie a micettina.85 per il premio che mi ha assegnato, nonostante la mia assenza... Forse non riuscirò a seguire tutte le regole della catena come al solito ma sono davvero contenta.

In questo periodo sono molto presa con i preventivi per la ristrutturazione del bagno, con la ricerca delle piastrelle e dei mobili giusti, con i giri per i vari Brico Center/Leroy Merlin / Mister Brico / Castorama per trovare quello che mi serve e mi sto facendo una cultura su impianti idraulici, sanitari e vasche!

Le spese che dovrò affrontare sono tante e ho un pò paura ma credo che questo faccia parte del rischio di prendere casa e andare ad abitare da sola.

In fondo mi sono abituata a ragionare da "singolo individuo" da quando non c'è più mio papà. Con mia madre è da settembre che non parlo, ci evitiamo con cura e se dobbiamo dirci qualcosa... lo scriviamo su un foglietto e lo lasciamo sul tavolo in cucina. Questo è il nostro unico mezzo di comunicazione per non litigare.

Una donna è abbastanza svantaggiata quando si tratta di lavori di questo tipo... Non abbiamo conoscenze in materia e non abbiamo esperienza quindi ci ritroviamo impreparate quando qualcuno ci fa domande specifiche. O anche solo nel caso in cui sia necessario fare piccoli lavori di bricolage. Però sto imparando! Mi sto impegnando... chissà se l'impegno basterà a non fare danni!

 
 
 
 
 

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