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Pizzarotti e il campanilismo nuziale


Pizzarotti e il "federalismo nuziale". Alcuni sindaci, fra cui il "grillino" Federico Pizzarotti, al fine di deviare l'attenzione dell'opinione pubblica dal loro palese fallimento amministrativo locale, continuano affannosamente ad inseguire temi di competenza nazionale, come quello dei matrimoni gay celebrati all'estero e che vorrebbero acriticamente trascrivere di sana pianta e automaticamente anche in Italia. Lo stesso governo Renzi è in ben altre faccende affaccendato, giustamente, e cerca di gestire una crisi economica senza precedenti, non avendo quindi nessuna intenzione di inseguire una sorta di "federalismo nuziale" di alcuni sindaci ideologizzati quando invece il nostro paese necessita del massimo di unità possibile. E poco interessa, men che meno a lui, se non ha mantenuto la promessa  delle Civil Partnership da introdurre in Italia entro il settembre 2014. A Parma, con solo 5 iscritti, come già più volte sottolineato, nei primi 10 mesi dalla sua introduzione, il "famoso e fumoso" Registro comunale delle unioni civili, si è palesato, come in tante altre città, un vero flop. E il motivo è molto pratico, anche se poco idealistico. L'equiparazione dei diritti, e quindi anche dei doveri, di coppie conviventi e di coppie sposate, porterà inevitabilmente, in vista del calcolo delle tasse, a un progressivo loro innalzamento, visto che ora le coppie sposate pagano molte più tasse rispetto a quelle non sposate, perché i conviventi non hanno l'obbligo del cumulo dei redditi e quindi ciascuno di loro usufruisce di aliquote impositive più basse. Per questo la stragrande maggioranza dei conviventi, anche omosessuali, se ne sta ben alla larga datali Registri, come i dati statistici mostrano. È bene ripeterlo. È un tema che non interessa. I problemi delle famiglie, sempre più allo stremo, sono altri.Imprese che chiudono, occupazione che crolla, più di 90mila italiani che sono emigrati dall'Italia verso l'estero nel corso del 2013, il doppio degli immigrati che sono arrivati nello stesso anno, e Pizzarotti che fa? È impegnato ad usare il suo ruolo e il tempo che gli rimane, visto che anche Grillo lo ha scaricato, per farsi campagna elettorale. Sindaco di piazza e Sindaco di palazzo. Come è avvenuto per il caso delle Sentinelle in piedi. Il Sindaco, prima autorizza l'uso di piazza della Steccata per la pacifica e silenziosa manifestazione delle Sentinelle, e poi manda gli assessori della sua Giunta ad aderire ad una contro-manifestazione sui cui striscioni c'era scritto che tale piazza non doveva essere data alle Sentinelle e che, solo per la presenza della polizia in tenuta antisommossa, le stesse Sentinelle non sono state aggredite fisicamente come invece è avvenuto a Bologna e a Rovereto. Le Sentinelle sono state però disturbate, insultate e fatte oggetto di palese intimidazione.  Ma ora è ben chiaro a tutti chi sono i difensori della libertà democratica e coloro che non lo sono affatto.Cordiali saluti. Giuseppe PellaciniConsigliere Comunale e Capogruppo Udc a Parma Glauco SantiResponsabile relazioni Udc e mondo cattolico per l'Emilia Romagna