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UN GIORNO DI GALERA

Post n°6 pubblicato il 16 Aprile 2010 da gli_internauti
 

Quello che segue è un racconto di Settimio Roberto, ospite della Comunità Dedalo. Questo brano fa parte della raccolta di racconti “Des tranches de vie”. Di esso è stata realizzata anche una drammaturgia teatrale ed una messa in scena.

Un giorno di galera

Andai in un supermarket ad Amsterdam, comprai due paia di calzerotti ed alla cassa incontrai due falsi mendicanti, giovani e ben vestiti, che aprivano i loro portafogli nuovi e chiedevano qualche spicciolo. Io rifiutai l’obolo e passai alla cassa ma, ecologista come sono, non chiesi la busta.

Uscii con i calzini in mano e passeggiai per un bel tratto, incontrai una mendicante araba e le diedi qualche spicciolo, poi gettai via lo scontrino ed infine mi infilai nella giacca il paio di calzini con un gesto che esprimeva molta contentezza e che quindi poteva risultare un po’ equivoco. Uscii dalla strada pedonale e stavo per entrare in una banca quando mi piombarono addosso due energumeni, giovani poliziotti borghese. Mi bloccarono una mano dietro alla schiena, mi chiesero i documenti e se avevo una pistola.

Riuscii a fatica, con una mano sola, a tirar fuori i documenti dal marsupio. Poi mi chiesero dov’era lo scontrino dei calzini. Io dissi che era nel bidone dell’immondizia, ma non mi credettero e mi trascinarono in galera. Mi misero in attesa in un angolo, ammanettato con le mani dietro la schiena, ed io stavo per svenire. Feci degli esercizi fisici per tirarmi su e dopo un po’ mi spogliarono e mi perquisirono anche nei capelli, mi fecero entrare in un ascensore che era diviso in due scompartimenti: in uno venivo chiuso io, nell’altro c’era la guardia.

Mi chiusero in una cella di isolamento controllata da una telecamera, dove continuai a fare esercizi fisici per non cadere in depressione. Alla fine mi accovacciai su una panca ed attesi a lungo. C’erano varie scritte sui muri, tra cui una che diceva “I was here" e mi ricordai del tempo in cui ero già stato in galera.

 

Proprietà letteraria riservata.
Questo racconto è stato realizzato interamente da Settimio Roberto, il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
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