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RAGAZZA DI CARTA E DI PENNA - 2a parte

Post n°33 pubblicato il 23 Luglio 2010 da gli_internauti
 
Foto di gli_internauti

Quello che segue è la seconda parte del racconto "Ragazza di carta e di penna" realizzato da Sergio Romeo di Tuosto, ospite della Comunità Dedalo.

 RAGAZZA DI CARTA E DI PENNA – 2a parte

Francesca si soffermò dai suoi pensieri. In fondo anche lei non chiedeva che l’elemosina di un po’ di amore. Nel frattempo cercava una posizione sulla panchina mentre constatava che il sangue non le usciva più dalla ferita con la stessa intermittenza del cuore. La vita vissuta continuò a scorrerle davanti agli occhi e col pensiero tornò al Natale precedente.

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Francesca entrò portando con se i suoi regali; Giovanna la madre dei bambini andò nell’altra piccola stanza, forse perché preda di uno dei suoi attacchi di malinconia. Sul tavolo c’erano delle piccole briciole di formaggio e Francesca sorrise ricordando dentro di se: quelle briciole le facevano pensare a quando anche lei lasciava briciole di pane sul letto quando rimaneva a casa e non andava a scuola, rubando alla vita dei momenti di gioia clandestina.

I bambini le si erano fatti attorno frugando tra i regali che Francesca aveva portato.

“Accidenti”, pensò, “Mi metto a regalare quaderni anche all’Epifania”.
Dai pacchetti uscirono fuori anche dei sonaglini. I bambini li presero e cominciò un baccano infernale. La strattonavano mentre lei cercava di difendersi appoggiandosi ora all’uno ora all’altro. La più piccola , Lucia, fece due o tre giri attorno al tavolo e pareva non sapesse dove mettere le mani. “C’è la Signorina”, sembrava ricordasse ai fratelli, e la maglietta lisa che indossava le ricordava la sua dei tempi dell’austerità, quando la domenica tutte le mattine le macchine erano ferme accanto al marciapiede.

A Francesca sembrava che la bambina non sapesse dove mettere le piccole mani, proprio come capitava a lei quando si trovava con i suoi amici.

Mentre uno dei bambini le si era avvicinato alle spalle cercando di sottrarle la collanina, Lucia le diede un piccolo bacio.

“Reciprocità” pensava Francesca.

 

Proprietà letteraria riservata.
Questo racconto è stato realizzato interamente da Sergio Romeo di Tuosto, il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
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