Gli Internauti

LE MIE POESIE - PARTE 3

Cari ragazzi del blog, questo è il mio terzo post di poesie che vi mando. Spero che vi piacciono. Una buona fortuna a tutti e una buona lettura.

Poesie di Sara Cirillo

Quella colomba bianca
“Vola colomba bianca vola”. Si, così diceva una vecchia canzone. Ma di chi è? No! Non mi ricordo bene chi la cantava!!! Aha!!!! Si!!!!! Ora si che mi ricordo bene!!! Una famosa cantante. Si. Di nome Orietta Berti!!!! Si. E’ proprio lei!!! E’ Orietta Berti che cantava quel pezzo. Quel pezzo che parlava di quella colomba leggera, che volava felice e fiera su prati lieti e con quel suo piumaggio candido. Candido come la purezza che ella possiede e con il suo dolce candore, vola, vola sempre più su. Si, lei si. Lei volava ad una altura incredibile e con il suo volo leggiadro  attraversa limpidissimi ruscelli pieni di pesciolini  che nuotavano liberi e senza ostacoli, loro sono molto colorati, argentei e scintillanti. Con quei loro sgargiantissimi colori che sembravano dipinti. Si, io ti ammiro moltissimo, mia dolce colomba.

Quando i tuoi occhi
Quando i tuoi occhi sono tristi, è perché cercano i miei con molta ansia, quando i tuoi occhi sono spensierati è perché hanno quello che loro vogliono, ovvero me, e vederli cambiare dalla cupa tenebra della tristezza, alla luce solare della allegria e vederli cambiare anche con tutto l’amore e la felicità che hanno e sono come due fari nelle mie notti buie e fredde, sono come la luce del mio mattino quando mi sveglio in una giornata gelida e piovosa, riscaldando il mio cuore freddo e cupo e sono loro a farmi capire quanto hanno bisogno di me.

Proprietà letteraria riservata.
Queste poesie sono state realizzate interamente da Sara Cirillo, il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
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CINEFORUM DEDALO - LETTERS TO JULIET

Ritorna l’appuntamento del cineforum: ogni settimana ci rechiamo al cinema “Sophia” di Pozzuoli dove assistiamo alla proiezione. Il film di questa settimana è stato “Letters to Juliet”.

Una giornalista americana, in cerca di uno scoop per il suo editore, accompagna a Verona il suo fidanzato. Qui incontra un gruppo di volontarie che rispondono alle lettere che vengono indirizzate alla casa di Giulietta Capuleti. Nel frugare tra le lettere, ne trova una scritta nel 1957, la legge e si intenerisce.

La giornalista va in cerca della mittente, tale Claire, che è una signora americana ormai in età avanzata, e la convince a ritornare in Italia a cercare il suo amore Lorenzo. La ricerca porterà i protagonisti ad incontrare diversi “Lorenzo” finché alla fine Claire non incontrerà quello giusto con cui convolerà a nozze.

Il film ha un finale scontato, ma in ogni caso intrattiene lo spettatore abbastanza gradevolmente, portandolo a visitare un’esperienza romantica vissuta in un impianto scenico discreto, anche se Verona sembra essere ritratta in una cartolina.
(a cura di Sergio Romeo di Tuosto)

SCHEDA DEL FILM - “LETTERS TO JULIET”
USCITA AL CINEMA: 25/08/2010
REGIA: Gary Winick
SCENEGGIATURA: Jose Rivera, Tim Sullivan
ATTORI: Amanda Seyfried, Gael García Bernal, Vanessa Redgrave, Christopher Egan, Franco Nero, Luisa Ranieri, Daniel Baldock, Ivana Lotito, Marina Massironi, Lidia Biondi, Giordano Formenti, Paolo Arvedi, Dario Conti, Milena Vukotic, Luisa De Santis, Angelo Infanti

CINEFORUM - LA PAPESSA

Ritorna l’appuntamento del cineforum: ogni settimana ci rechiamo al cinema “Sophia” di Pozzuoli dove assistiamo alla proiezione. Il film di questa settimana è stato “La papessa” di Sonke Wortmann.

Nel medioevo le donne venivano considerate indegne di istruzione ed erano destinate soltanto al lavoro di casa e ai figli. Questa mentalità veniva inculcata nel popolo dall’interpretazione errata di alcuni passi delle sacre scritture: in ambiente ecclesiale questo pensiero era ancora più radicato. Nel film si immagina che la figlia indesiderata di un prete senta una forte attrazione per la conoscenza. Ispirata da Dio, Giovanna pensa che non solo la donna debba accedere all’istruzione, ma che addirittura ne venga valorizzata.
Per un breve periodo viene educata dal maestro Esculapio a cui il padre/prete, suo malgrado, aveva affidato la sua istruzione. Quando Esculapio viene costretto a partire, la situazione di Giovanna peggiora finché non viene convocata a studiare nella cattedrale di Dorstadt. Anche qui viene ostacolata in quanto donna, finché il conte Gerold la prende sotto la sua protezione. Con l’invasione dei Sassoni, ancora più ginofobi, pensa di travestirsi da uomo e si ritira in un monastero dove studierà medicina e teologia col nome maschile di Johannes Anglicus.
Timorosa di essere scoperta si reca a Roma dove cura gli ammalati che incontra. Arriva alla corte di Papa Sergio, costretto a letto da una grave malattia, e lo cura, entrando nelle grazie del pontefice che trova anche la forza di contrastare le mire di palazzo contro di lui e contro il cristianesimo.
Alla morte del Papa è scontato che il principale oppositore Anastasio debba diventare Papa, ma il popolo decide invece di nominare Johannes Anglicus.

Con un buon impianto scenico, questo film riesce a mettere in evidenza con momenti di forte intensità emotiva la situazione di inferiorità in cui si trovavano le donne nel medioevo e convince lo spettatore.
(a cura di Sergio Romeo di Tuosto)

SCHEDA DEL FILM - “LA PAPESSA”
USCITA AL CINEMA: 04/06/2010
REGIA: Sönke Wortmann
SCENEGGIATURA: Soggetto Tratto dal bestseller di Donna Woolfolk Cross.
ATTORI: Johanna Wokalek, David Wenham, John Goodman, Iain Glen, Edward Petherbridge, Anatole Taubman, Lotte Flack, Tigerlily Hutchinson, Jördis Triebel, Gerald Alexander Held, Oliver Cotton, Nicholas Woodeson, Claudia Michelsen, Oliver Nagele, Christian Redl, Marc Bischoff, Suzanne Bertish, Tom Strauss
TRAILER:

SPECIALE TEATRI SENZA ETICHETTA 2010

Cari amici, è finalmente disponibile lo "Speciale Teatrisenzaetichetta 2010", un video che riassume in poco più di 10 minuti quelli che sono stati tre giorni per noi molto importanti, all'insegna del teatro e della condivisione di idee e progetti.

Buona visione!

(Per una visione ottimale del filmato, clicca qui)

‘O BBURDELL' FA' 'E TARANTELLE

‘O Bburdell’ fa ‘e tarantelle
(raccolta di battute per ridere un po’)
a cura di Grazia Ilardo

Ieri ho mangiato un piatto di zucchine a dadini e triangolino, poi ho messo dei grissini e con la forchetta ho formato dei piccoli puzzle.

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Un ragazzo stava guidando un motorino e andava su una ruota sola, quando lo fermò la polizia.
Il ragazzo chiese: “Che ho fatto di male?”
“Come che hai fatto di male” riposero i poliziotti, “andavi su una ruota sola!”
“Ma io a due ruote non ci so andare!” si scusò il ragazzo.

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Un marinaio prese nella rete due pesci e qualche sconciglio. All’improvviso uno dei pesci parlò.

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Tante macchine in una galleria, con tutti i fari accesi, fanno un solarium, oppure tante lampade facciali!

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Una formica salì su un albero e poi disse: “amici, come faccio a scendere?”.
Gli amici risposero: “Fatti tuoi!” 

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Una signora va da un pescivendolo e chiede: “Mi può dare un chilo di banane?”

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Su una strada ad una sola corsia, una macchina si butta per fare il furbo. L’altro fa lo stesso e si incrociano e si dicono: “Adesso come facciamo? Siamo rimasti come due baccalà!”

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Una chitarra non suonata è brutta. Invece, se è suonata bene, emette sensazioni che arrivano direttamente al cuore

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Cosa sembrano due ragazzi che portano due cravatte? Due cravattoni.

----------Come viene chiamata una ragazza che cammina con una borsettina e uno zaino?
Borsatellina.

Proprietà letteraria riservata.
Questa poesia è stata realizzata interamente da Grazia Ilardo, la quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
La riproduzione anche di sole parti del racconto è vietata con qualsiasi mezzo, digitale o analogico, senza il consenso espresso dell'autore.
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