Creato da gli_internauti il 13/01/2010

Gli Internauti

Cambia colore al tuo umore

 

I PIANETI DEL SISTEMA SOLARE

Post n°31 pubblicato il 02 Luglio 2010 da gli_internauti

Articolo a cura  di Sara Cirillo

Cari amici del blog oggi vi presento il mio secondo articolo per la rubrica di astronomia e vi parlerò di tutti i pianeti del Sistema Solare e delle loro caratteristiche fisiche.

I pianeti del Sistema Solare
I pianeti del sistema solare sono 9 e sono Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno ed infine Plutone. Alcuni di essi hanno dei satelliti, alcuni sono rocciosi, e altri sono gassosi. Dalla Terra è possibile vederli tutti.
Mercurio: essendo molto  vicino  al Sole, appare assai luminoso agli occhi di chi lo osserva, ma è  molto complicato da vedere perché si confonde nella luminescenza del Sole.
Venere:  è il pianeta più luminoso dopo la Luna e il Sole. Splende al tal punto che lo si può vedere anche di giorno. Esso è così vicino alla Terra che se lo  si guarda attraverso un binocolo, ci appare grande come la Luna vista ad occhio nudo.
Marte: viene chiamato anche “pianeta rosso” per via della colorazione della sua luce che è talmente forte che quando si osserva il cielo lo si riconosce subito. Marte appare rosso ai nostri occhi perché il suo suolo è ricoperto da ferro ossidato, ovvero ruggine.
Giove: mentre la Terra è il più grande dei piccoli pianeti, Giove è il più grande dei grandi pianeti.  Il  suo diametro è 11 volte più grande della Terra; tuttavia si tratta di un pianeta “leggero” perché la materia di cui è costituito è meno densa della roccia.
Saturno: è il più  bello dei pianeti perché la sua sfera ha dei disegni molto particolari e perché è formato da un bellissimo gruppo di anelli. Visto da un binocolo ha una forma allungata anziché tonda proprio per via dei suoi anelli che sono formati da frammenti rocciosi. Tali frammenti rappresentano ciò che resta di un satellite che, uscito fuori dall’orbita, si è avvicinato troppo al pianeta ed è stato disgregato dalla sua forza gravitazionale. Saturno è molto luminoso perché ha una superficie molto grande che, insieme agli anelli, riflette molta luce
.
Urano: la sua forma ovale è stata causata da un impatto con un altro corpo solido grande quanto la  Terra ed ha una atmosfera composta da idrogeno, elio e metano e per questo motivo ha un colore aranciato-azzurro e si presenta con 11 anelli concentrici e sono molto  simili a quelli di Giove e Saturno,  anche se di colore più scuro. Urano ha anche diversi satelliti che sono più piccoli della nostra Luna.
Nettuno: il pianeta è di colore blu con macchie bianche per causa del metano che vi si trova ed ha un’atmosfera composta da idrogeno e da elio che sono caratterizzati da fortissimi venti. Possiede 4 anelli abbastanza stretti più scuri e tenui fatti di particelle di ghiaccio e acqua che li differenziano dagli altri pianeti perché  non hanno una densità uniforme.
Plutone: è il più piccolo di tutti i pianeti del Sistema Solare e della nostra Luna. Può viaggiare nell’orbita di Nettuno  ed ha  un’atmosfera formata in particolare da azoto che è spessa 300 km. Ha un solo satellite chiamato Caronte che insieme al pianeta viene considerato come sistema planetario doppio.

 
 
 

INASPETTATAMENTE LEI

Post n°30 pubblicato il 30 Giugno 2010 da gli_internauti
 

Quello che segue è un mini racconto dal titolo "Inaspettatamente lei" realizzato da Gennaro Schiano, ospite della Comunità Dedalo.

Inaspettatamente lei

 

<<...A volte penso al passato: vecchi aneddoti, cose importanti o qualche piccola sciocchezza.    Questa sera mi è venuta in mente lei. Lei chi ? Ora lo spiego. Era un sabato d'agosto di chissà quanti anni fa, quando un mio ex compagno di scuola mi chiamò al cellulare chiedendomi se volessi uscire con lui. Era passata una settimana da quando ci eravamo rincontrati in occasione del funerale di un nostro vecchio amico morto in un incidente stradale; erano due o tre anni che non ci vedevamo, ma adesso avevamo ripreso a frequentarci. Siccome non avevo niente di programmato decisi di uscire con lui, sorvolando sul fatto che mi diede l'appuntamento per le 22:30 e invece mi venne a prendere a mezzanotte. Con lui c'erano due ragazze e io quindi potevo sbizzarrirmi a fare lo scemo con loro: del resto con la faccia e il fisico che mi ritrovo, solo lo scemo posso fare con le ragazze. Credevo che una di loro piacesse al mio amico e quindi mi concentrai maggiormente sull'altra. Ma questa non mi cagava proprio, infatti si guardava intorno per vedere se per strada c'era il ragazzo che le piaceva. Fatto sta che andammo a bere qualcosa e le due ragazze subito si ubriacarono, o comunque erano molto brille, e allora accadde qualcosa : notavo che l'altra ragazza, cioè quella su cui non mi impegnavo a fare il cretino e che io credevo piacesse al mio amico, si sorreggeva a me e comunque mi stava sempre vicino. E io di certo non la respingevo, ma anzi ! Così, vedendo che all'altra  importava poco di me, cambiai “obiettivo”, e così iniziammo a flirtare. In verità, siccome ero molto timido e impacciato, flirtava più lei che io, forse annebbiata dall'alcool più che dalla vera voglia di me. Camminammo insieme sul lungomare, prima a quattro e poi da soli io e lei, fin quando arrivammo ad una fontanina. Dopo aver bevuto io la schizzai con l'acqua, con un gesto da puro bimbo macho; lei prima mi guardò intensamente con uno sguardo che non dimenticherò mai, lo sguardo più bello che io avessi mai visto, poi mi baciò all'improvviso. Un bacio a stampo ma che mi lasciò inebetito per qualche secondo, non so il perché. Continuammo a camminare e a baciarci, abbracciarci e a flirtare. Dopo andammo in macchina e li continuammo a baciarci , questa volta con la lingua. Era troppo bello, ricordo ancora le note di “Quanti anni hai” di Vasco Rossi che uscivano dall'autoradio mentre le nostre lingue si sfioravano ed i brividi che quella situazione mi portava. E poi, stare abbracciati nella macchina mentre il vento ci avvolgeva era una cosa meravigliosa. Forse chi non si divertiva proprio erano i due davanti  che dovevano sopportare noi due piccioncini sui sedili di dietro. All'alba ci salutammo con altri baci e promettemmo di vederci ancora e sentirci con tutti i mezzi dell'epoca e cioè cellulari, messenger o  Facebook. Ma dal giorno dopo la ragazza non ha voluto più vedermi ne sentirmi. Non so bene il motivo; io all'inizio ci soffrii un po' ma poi col tempo mi è passata. Non esisteva solo lei al mondo. Non so perché quella “storia” mi ha preso così tanto, ne ho avute di più importanti e più lunghe, ma quella mi ha lasciato senza fiato. Forse perché è stata lei a volermi e non come nel 99% dei casi in cui ero io a farmi in quattro e anche di più per conquistare una ragazza. Chissà ora dov'è e cosa starà facendo adesso. Se è sposata e se ha dei figli, se si ricorda di me e di quella piccola grande serata passata insieme. Non lo saprò mai. Non lo saprete mai, miei cari ascoltatori. E ora il vostro dj della notte metterà due belle canzoni di qualche anno fa. Una è “Quanti anni hai” di Vasco, che come ho già detto è stata la colonna sonora della serata, l'altra è “Iris” di Biagio Antonacci, la sua canzone preferita, che canticchiava spesso anche in quei frangenti in cui ci siamo conosciuti.>>

 “Tuuuuu   uuuu...”

“Tuuuuu   uuuu...”

<< Ciao piccola grande donna che ho incontrato durante il cammino della mia vita >>

“Tuuuuu   uuuu...”

“Tuuuuu   uuuu...”

<< E sulle note della prima canzone vi saluto, ciao e a domani dal vostro dj della notte >>

“Quanti anni hai

stasera

quanti me ne dai...

bambina

quanti non ne vuoi

più dire

forse non li vuoi

capire...”

 

Proprietà letteraria riservata.
Questo racconto è stato realizzato interamente da Gennaro Schiano, il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
La riproduzione anche di sole parti del racconto è vietata con qualsiasi mezzo, digitale o analogico, senza il consenso espresso dell'autore.
E' espressamente consentita la citazione, ove sia accompagnata dal nome dell'autore e dall'indicazione del sito http://blog.libero.it/gliinternauti. Sono consentiti i link da altri siti senza necessità di previo consenso da parte dell'autore.

 
 
 

CHE COS'E' L'ASTRONOMIA

Post n°29 pubblicato il 25 Giugno 2010 da gli_internauti
 

Articolo a cura  di Sara Cirillo

Cari amici del blog, dato che nella community si parla poco della scienza astronomica, che è una delle mie più grandi passioni, da oggi  ho deciso di pubblicare una serie di articoli che riguardano l’astronomia.
 Il mio primo articolo di oggi è un pezzo introduttivo che serve per avvicinarci all’argomento.

Che cos’ è l’astronomia
La scienza astronomica studia gli astri e i fenomeni celesti: è una delle scienze più antiche ed  è nata in Cina e in Mesopotamia nel secondo millennio a.C. con lo scopo di osservare le stelle e ricavare oracoli astrologici sul futuro. I primi astronomi furono alcuni sacerdoti legati ai culti religiosi che, grazie alle loro conoscenze sul moto degli astri, crearono i primi calendari, strumenti indispensabili per una migliore organizzazione della vita sociale ed agricolo-pastorale. Nel corso dei secoli eminenti studiosi hanno contribuito a sviluppare delle teorie che hanno consentito importanti scoperte astronomiche ed hanno aiutato l’uomo a far luce sul grande mistero dell’origine dell’Universo. Il sapere sui pianeti del nostro sistema solare si è rapidamente allargato e ampliato di altre note scoperte scientifiche grazie alle missioni esplorative nello spazio. Soltanto nel ventesimo secolo l’uomo ha capito che la nostra galassia ( ossia la Via Lattea) non è l’unico ammasso di stelle ma che ne esistono anche altri. Tutte queste galassie sono in movimento e tendono ad allontanarsi l’una dall’altra:  grazie a questa scoperta è stato possibile formulare la teoria dell’espansione dell’Universo e del Big Bang.
L’astronomia comprende l’astrometria, la astrofisica e la radioastronomia. L’astrometria studia  le posizioni degli astri e le loro variazioni (metros in greco vuol dire misura); la radioastronomia si occupa delle radioonde che vengono emesse da corpi celesti; l’astrofisica studia i fenomeni e i  processi fisici e chimici dei corpi celesti.

 
 
 

RAGAZZA DI CARTA E DI PENNA - 1a parte

Post n°28 pubblicato il 18 Giugno 2010 da gli_internauti
 
Foto di gli_internauti

 

Quello che segue è la prima parte del racconto "Ragazza di carta e di penna" realizzato da Sergio Romeo di Tuosto, ospite della Comunità Dedalo. Una ragazza viene ferita gravemente ad una arteria mentre tentava di aiutare un'amica a difendersi da uno scippo e vede passarsi la vita davanti agli occhi.

 

 RAGAZZA DI CARTA E DI PENNA

 

Francesca cadde nel tentativo di aiutare Lucia a difendersi; aveva colluttato con uno degli scippatori e quello l’aveva colpita al braccio con un coltello. Lucia in preda alla paura e all’angoscia le si era inginocchiata a fianco. Avevano notato il suo giubbino di valore, ma lei che poteva farci se gliel’avevano regalato? Francesca, al momento di difendere l’amica, aveva quasi abbracciato lo scippatore, come se avesse voluto dissuaderlo da quel gesto. Lui non aveva usato violenza, sferrò un solo colpo che la ferì al braccio. Poi i due malviventi erano fuggiti: lui l’aveva allontanata con una mano, lei – cadendo – si era aggrappata ad un’auto in sosta, Lucia l’aveva presa e fatta sedere su di una panchina lì vicino. Si era liberata del pullover e l’aveva legato stretto al disopra della ferita. A Francesca si era appannata la vista e quel poco che vedeva lo confondeva con i suoi ricordi e si rivedeva come era stata in alcuni momenti della sua vita…

---

Richiamò alla mente di quando camminava accanto a Paolo sul marciapiede e scorreva sempre lo sguardo sui passanti. Lui di tanto in tanto poggiava il suo braccio su quello di lei: i due camminavano così per un piccolo tratto e, nelle loro passeggiate, non avvertivano noia.

Una volta capitò che un anziano signore, con un ombra di barba incolta, passo di lì, vide i due ragazzi e si aggiustò gli occhiali sul naso per guardare meglio Francesca. Due bambini sulla soglia di casa in quel viale di L. giocavano con delle pietruzze bianche. Un motociclista fece il gesto del cavallo su una sola ruota. Tutto a Francesca sembrava un gioco e con i piedi, ora tirava un calcio ad una cartaccia, ora ad un sasso. Era anche divertente: non voleva solo allontanare gli ostacoli come Don Abbondio nella sua passeggiata prima di incontrare i “bravi”, come la professoressa le aveva spiegato al Ginnasio.

Francesca non aveva mai capito perché non era mai riuscita ad approfondire la conoscenza con il suo compagno di banco Silvio, per cui lei provava una tenerezza intermittente. Lui conosceva le storie e i problemi di lei, quelli di scuola per esempio: il libro con la rilegatura e le cancellature dei loro quaderni che lei continuamente sfogliava, i suoi timori al momento dell’interrogazione. Era come un compagno di camerata , ma passava indifferente nei suoi giorni.

Ricordava l’odore di gomma per cancellare. Per Silvio Francesca era l’abitudine della mattina e lui le voleva bene per questo.

Lei lo teneva lì come sicuro riferimento dei suoi affetti e custode dei suoi pastelli di riserva nell’ora di disegno. Il loro gioco preferito, poiché i propri cognomi iniziavano entrambi con la “R”, era quello di scambiarsi la suspense per l’interrogazione. Così lei, Francesca, pensava al contenuto del suo sentimento per lui: le strade del rione che si dividevano per loro all’uscita di scuola e il loro “ciao” carico di cose non dette che si scambiavano per abitudine, sempre.

Poi correva a salutare Paolo e avvertiva il fastidioso ingombro del sentimento che provava per lui, a differenza di quanto accadeva per il suo compagno di banco Silvio, per il quale nutriva un affetto che aveva un peso più sopportabile. Con Paolo era diverso, era la sua aspirazione, l’occasione mancata; Silvio la sua abitudine.

---

Francesca si ridestò dai suoi pensieri e notò il capannello di gente che le si era fatto attorno: “Ma che fanno” pensò “sto perdendo sangue, non ho bisogno delle loro crisi di coscienza”.

Francesca sentiva sulla sua pelle il fastidio della maglietta lisa, il sudore che la bagnava. Attorno i clacson delle auto e dei pullman le attraversavano i timpani.

Un ragazzo arrivò dove erano Lucia e Francesca: guardò esitante, si sentiva spaventato e in colpa, perché non sapeva cosa fare per aiutarle; con uno scossone della testa si riavviò i capelli. Aveva vagabondato per la città nelle ore di scuola. Fece qualche passo avanti verso le due, stette a guardarle ma si sentiva inadeguato e scomposto. Francesca lo vide e si sentiva inadeguata anche lei. I suoi capelli erano intrisi della polvere del marciapiede. Continuavano a passarle sugli occhi delle ombre bianche insieme ai suoi ricordi.

---

Le sovvenne una riflessione: negli ultimi anni era stata particolarmente attenta quando a chiederle l’elemosina erano gli extracomunitari. In quelle occasioni veniva presa dalla paura ma nello stesso tempo era contenta, poi chiudeva la sua mano su quella del “terzo mondo” perché non si vedesse l’entità della sua offerta.

Adesso, con quell’incidente, era diventata come una di loro, ridotta anche lei a temere la morte.

Quante volte i suoi amici l’avevano lasciata da sola a fare quell’elemosina e lei li ricordava mentre le dicevano “quelli hanno più soldi di te”. Una volta aveva parlato con uno di loro, un nero studente di scienze politiche: per un momento gli occhi del giovane le avevano sorriso. Quella volta capì che c’era tutto un mondo “fuori”: lauree non riconosciute, vite spezzate dalla guerra e considerò terribilmente cretini quei discorsi dei “ragazzi”. Certe volte le sembrava che prima o poi non avrebbe voluto più saperne di loro: erano dei buoni a nulla che pensavano solo a trovare un posto al caldo.

 

Proprietà letteraria riservata.
Questo racconto è stato realizzato interamente da Sergio Romeo diTuosto, il quale si riserva ogni conseguente diritto ai sensi della normativa vigente e ogni possibile utilizzazione commerciale dei suoi contenuti autentici.
La riproduzione anche di sole parti del racconto è vietata con qualsiasi mezzo, digitale o analogico, senza il consenso espresso dell'autore.
E' espressamente consentita la citazione, ove sia accompagnata dal nome dell'autore e dall'indicazione del sito http://blog.libero.it/gliinternauti. Sono consentiti i link da altri siti senza necessità di previo consenso da parte dell'autore.

 

 
 
 

COME ALLUNGARE LA VITA...

Post n°27 pubblicato il 16 Giugno 2010 da gli_internauti
 

Articolo a cura di Gennaro Schiano e Sergio Romeo di Tuosto

Da sempre l’uomo cerca l’elisir di lunga vita.

Benchè al mondo non esistano medicine per vivere più a lungo, è tuttavia possibile usare degli accorgimenti che ci possono regalare fino a 114 anni di vita. Secondo una ricerca realizzata da un gruppo di scienziati dell'Università di Harvard, l'invecchiamento non è semplicemente una questione di geni o di destino : fare scelte sane può aprire la strada a una vita lunga e vitale. In particolare:

gli uomini che si sposano, grazie all’equilibrio della vita familiare guadagnano dieci anni di vita. Le donne, invece, nelle stesse condizioni hanno vita più difficile: gli uomini potrebbero stressarle troppo e “rubare” qualche tempo di sopravvivenza.

  • chi ha indole da vincitore campa 1,8 anni in più.
  • due anni spettano ai divoratori di cioccolato fondente, ricco di antiossidanti.
  • chi beve (con moderazione) vino rosso ne “eredita” quattro.
  • 2,5 anni di esistenza arrivano da una sana e “vispa” attività sessuale.
  • tre anni di vita in più spettano a chi crede in Dio e ha tanti amici.
  • non mangiare carne porta in dote 3,6 anni, perché si evita l'apporto nocivo dei grassi saturi.
  • una sana attività fisica e il fatto di mantenersi in forma allunga la vita di altri 3,7 anni.
  • quattro anni di bonus vengono a chi ha la pressione e il colesterolo basso
  • cinque anni toccano a chi è istruito e gioca a golf.
  • sei per chi mangia bene e sano.
  • sette per chi perde peso e per chi prende la vita con serenità.
  • dagli otto ai 10 anni più per chi non fuma.
  • 20 anni di vita in più per chi non ha debiti o preoccupazioni economiche.

 

Tra le altre cose, si consigliano delle vivande che possono giovare alla salute: cioccolato fondente, il caffé, il té verde e i pomodorini ciliegina, perché contengono il polifenolo, un potentissimo antiossidante naturale, che riduce il rischio di malattie cardiovascolari e aiuta a rallentare l'invecchiamento.

Molto importanti sono frutta e verdura: mele, ciliegie, fragole e i frutti di bosco come more, mirtilli, ribes e lamponi che vengono considerati eccellenti anti-cancro. Tra le verdure spiccano i pomodorini tipo Pachino, cipolla rossa, spinaci e broccoli, molto utili per ridurre le probabilità di cancro. Sì anche a tè, che ha effetti positivi sul colesterolo e sull’ipertensione. Caffè e cioccolata fanno bene ma in quantità moderate. Infine sono buoni per salute e longevità le arance, le pesche, le prugne, l'uva rossa e i cereali.

 

Secondo altri studi effettuati su cavie animali, una dieta fatta di poche calorie può aiutare a vivere il 30% in più, combattendo il rischio di arteriosclerosi e cancro.

Inoltre secondo la nutrigenomica, che è la scienza che studia come il cibo interviene sul DNA, si è dimostrato che il curry previene l’insorgenza dell’ Alzheimer e il vino rosso è capace di prevenire il diabete. La nutrigenomica infatti si occupa dello studio delle sostanze che possono essere integrate alla nostra dieta e prevenire così l’insorgenza di alcune malattie.

 

Inoltre, molto importante ai fini di allungare la propria vita è fare molta attività fisica, infatti le persone che fanno un allenamento giornaliero possono prolungarla di quattro anni.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

TAG

 
Citazioni nei Blog Amici: 18
 

ULTIME VISITE AL BLOG

lunelli_antonellaciopsegr76sevendj007lofoco.francescaspano_ilariadjnick88tesorobaciocecce91federicoesposito25gattoselavaticonicobosc2008caccavale.annamariadimaseteresaanna_michalskacristyna1975
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963