Informa...che?

Le mie riflessioni sull'informazione e la disinformazione nell'era del villaggio globale.


Nel lontano 1998 (chi se lo ricorda più ?) un giorno mi trovai a dover litigare con un collega sull'organizzazione dell'azienda e la maniera di mandarla avanti; ne abbiamo parlato tutti, una volta o l'altra.Solo che quella volta decisi che non andava bene, e che bisognava scriverlo e farlo sapere a tutti. E così discutendo con altri colleghi mi accorsi che non ero l'unico a pensarla a quel modo, e che anzi, alcuni erano anche più radicali di me.Mi accorsi anche che il primo collega, con il quale ebbi uno scambio, era interessato a diventare socio dell'azienda (cosa di per se non criticabile), ma soprattutto a diventare il capo reparto di una delle quattro business units dell'azienda. Insomma come al solito la caccia al potere. E come si sa, il potere corrompe. Chi ce l'ha e chi ne ha la brama.E così tirai fuori il mio primo testo "informativo" su come stavano veramente le cose nell'azienda, senza parlare per niente di quel litigio, ma rimanendo fermo e concentrato sull'origine stessa del conflitto, e cioè: l'organizzazione dell'azienda, il modo di lavorare, le condizioni dello sviluppo economico e sociale della nostra azienda.Questo primo documento, fu lo spunto per la nascita di un sindacato aziendale, che poi ebbe tutta una sua storia, del quale qui non parlerò. Per ora, almeno.Con questo, voglio dire che già da allora mi urtai ad una persona, con un piccolo potere (o che se lo sognava) che tentava disperatamente e con veemenza di farmi cambiare idea a colpi di minacce di licenziamento... e già...