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Quando l'amore puzza di olio di ricino


Il partito dell'amore, di recente creazione, ha come emblema il volto serafico dell'on. La Russa e il linguaggio aulico dell'onorevole (si fa per dire) Borghezio. Il loro Padreterno e Spirito Santo, il padrone-padrino, alita su di loro con amorevole schiuma verdastra amorevoli parole, che dagli incorreggibili seguaci del maligno acquattati nelle procure d'Italia, vengono incomprensibilmente intese come parole di odio. A poco serve la solidarietà unanime del popolo italiano, che continua a dare fiducia all'uomo della provvidenza (per fortuna che silvio c'è). E' una solidarietà che non ha confini. E trova riscontro perfino nel cuore dei perseguitati politici come Riina che continua a confidare nonostante tutto nel nostro Salvatore per un futuro non lontano di redenzione politica e sociale, che riscatti la benemerita associazione da una immeritata calunniosa nomea, che oltrettutto proietta una disinformazione fuori d'Italia sullo stato reale dell'ordine pubblico. Un primo riconoscimento concreto comunque Riina l'ha già ricevuto con sua grande soddisfazione al momento in cui ha sentito celebrare pubblicamente dall'Onnipotente quali eroi due suoi compagni di sventura, il ministro in terrasanta, dell'Utri, e lo stalliere del cavaliere. Il suo sogno comunque si realizzerà appieno quando leggeremo nei libri di storia come l'indipendenza della sicilia ebbe inizio con la fondazione di un grande partito di popolo che ridette il territorio anche giuridicamente a chi di fatto l'ha da sempre governato. Operazione gattopardo.