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il domo di kepler e la superficie dei domi degradata


Domo a N/O di Kepler – Immagine ripresa da Achille GiordanoAchille Giordano ha individuato e ripreso il domo, peraltro noto,  localizzato a nord ovest  del cratere Kepler:
Kepler è situato nel Mare Procellarum ed è assai rilevante per il prominente sistema di raggi che si estende per oltre 300 km, coprendo i mari circostanti. Il relativo domo, evidenziato nell’immagine con freccia rossa, è alquanto atipico rispetto ad altre formazioni domiche cui siamo abituati ad osservare. Infatti, la maggior parte dei domi classici, che si formano dalla lava del mare, presentano una superficie liscia con talvolta un craterino in sommità a testimoniare una tipologia effusiva (ovvero spinta della lava dal basso verso l’alto con fuoriuscita della stessa),  mentre la sua mancanza ne determina una tipologia intrusiva. Anche se questa struttura domica è già stata studiata e inserita nel nostro catalogo domi GLR, è comunque interessante studiarne la forma. Si presenta alquanto basso e piatto e disseminato di craterini da impatto (vedi particolare hires orbiter) e non da craterini vulcanici.
Inoltre l’area nella quale si è formato è completamente coperta dai raggi luminosi di Kepler che si sovrappongono alla  lava scura tipica nei mari. A prima vista potrebbe far pensare ad un "terrapieno"  bombardato da materiali espulsi durante l'impatto da altre formazioni.Davvero un insolito e atipico domo.Ma vi sono altri  domi così degradati? La risposta è affermativa, come nel caso del domo localizzato vicino al grande cratere Piccolomini . La sua complessa superficie, degradata anch'essa, non solo si evidenzia dalle immagini Orbiter ma anche da una ripresa al terminatore di Raffaello Lena, di seguito mostrata.