Spazio LiberoGianmario Sacco |
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Post n°6 pubblicato il 11 Giugno 2013 da gianmariosacco
Uscii in giardino, parlai con le mie edere, diedi loro acqua e un argomento di cui discutere al mio rientro in casa, che puntualmente avvenne più o meno trenta secondi più tardi. Accesi la tv e cercai un telegiornale decente, uno che raccontasse fatti, uno che non trasmettesse favole per gli uni o per gli altri; rinunciai presto all'utopia noiosa dell'imparzialità. D'improvviso una faccia valeva l'altra, un doppiopetto scuro valeva l'altro. Ne scelsi uno a caso. L'argomento di modo era la crisi economica nazionale. Sembrava che avessero introdotto una tassa sulla seconda casa. Non possedendo alcun immobile all'epoca la cosa mi lasciò indifferente, dunque accesi la quarta e ultima sigaretta della giornata., raccontando a me stesso che non potesse fare tutto 'sto gran danno alla mia salute. Ad ogni modo per me giovane padre, onestissimo lavoratore, la crisi non iniziava quel dì e di certo non ne ebbi contezza tramite i telegiornali di mezza sera: per noi giovani padri, onestissimi lavoratori, pagare e sorridere è un'arte vera e propria, una dote innata, simile allo sforzo inconsapevole di respirare. “Per come la vedevo io... a rischiare seriamente non eravamo noi ma i bravi figli di papà, coloro che apprendevano per televisione la necessità del sudore, tutta gente non abituata ad accontentarsi di poco, non abituata a lottare per non andare in serie B.” |
Post n°4 pubblicato il 11 Giugno 2013 da gianmariosacco
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Post n°2 pubblicato il 10 Giugno 2013 da gianmariosacco
Più tento di tare un tocco geniale alla mia scrittura, più questa mi risulta noiosa e senza alcuno spunto degno di essere offerto al prossimo, mi ritorna in faccia come una risacca morta , mi ricorda di non essere niente di più, niente di meno, di queste centinaia di anime che ritengo poco adatte a stare al mondo. E più leggo, più mi sento banale, povero di idee, al confine col regno della retorica tanto odiata, colmo di idee marce, di prospettive già affrontate e senza scampo alcuno scartate dalla storia. Conosco molto di più di quello che ho visto, e sento molte più cose di quelle che ascolto, ma a questo quadro dipinto con malvagio candore... manca sempre qualcosa, qualcosa che non è tra queste parole, né in quelle che verranno |
Inviato da: gioiaamore
il 03/07/2014 alle 13:47
Inviato da: tenderheart0707
il 26/07/2013 alle 04:28
Inviato da: gianmariosacco
il 23/06/2013 alle 18:07
Inviato da: ormalibera
il 20/06/2013 alle 21:16