AntiPrecariato

Pick a movement.


Nasciamo con il desiderio che qualcuno ci ami e ci protegga per il resto della nostra vita ma cresciamo solo se usciamo da questa fiducia protettiva e incondizionata. Cresciamo quando invece di aspettarci dall'esterno quest'amore, siamo noi i primi a darcelo. Cresciamo quando iniziamo a distinguere quali sono le nostre paure reali da quelle ipotetiche. E lavoriamo così duramente per non sbagliare e ricevere un certo grado di accettazione o l'amore di una madre che non abbiamo avuto o l'amore di un padre che non abbiamo mai avuto mentre finiamo per guardare gli altri ottenere il successo così facilmente quando in realtà anche loro hanno avuto anni e anni di pratica. Quando iniziamo a valorizzarci per la nostra perfettibilità, quando capiamo che siamo noi a scegliere cosa è giusto o sbagliato per noi, vivendo secondo i nostri principi, ci rendiamo conto che siamo noi i responsabili delle nostre scelte. Spesso la vita è ingiusta ma non ci possiamo marciare sopra. Noi dovremmo pagare solo quello che è importante per noi. Noi non siamo qui per rispondere a quello che il mondo fuori ci pretende, o per dare spiegazioni dei nostri sentimenti. Noi stiamo qui per fare quello che non è ancora stato fatto, dobbiamo creare ciò che può andare bene per il nostro mondo. Non per quello di ieri ma per quello di adesso. Noi viviamo per noi e non per una ipotetica giuria. Non ci sarebbe evoluzione se non ci si discosta da quello che sono stati gli insegnamenti ricevuti, se non si prova a fare qualcosa di diverso, se non si mette in discussione. E' un pò come immaginarsi e crearsi il futuro che ci potrebbe essere e che sta arrivando. Se non conosciamo ciò che ci guida e quali sono i nostri valori, se non cerchiamo di dare al mondo un cambiamento che abbia un impatto significativo, oscilleremo sempre. Penso che al mondo siamo molto meno soli di quello che crediamo. Sono convinta che siamo tutti interconnessi e che se riuscissimo a negoziare quello che noi vogliamo con quello che vuole il mondo, si creerebbe una piccola evoluzione che può fare la differenza. Dobbiamo partire da quello che noi vogliamo vedere nel mondo e più cerchiamo di preoccuparci (con sincerità) dei problemi degli altri, più riceviamo aiuto per realizzare i nostri sogni. Le rivoluzioni non necessariamente devono essere rumorose, nè essere violente, sono già potenti nella loro quiete. Una decisione al secondo cambia il corso della storia. Pensiamo di essere capaci di badare a noi stessi o che è la nostra stessa famiglia a pensare a noi o le istituzioni o l'oroscopo ma siamo tutti interconnessi e come il domino ci infuenziamo. Servono idee, idee da condividere, idee che hanno uno scopo, idee che hanno valore, idee che come un ponte vanno da A a B e c'è da mettere insieme le forze di tutti, c'è da cooperare per riuscire a realizzare i nostri sogni, insieme a quelli degli altri. E' delle nostre idee che dobbiamo innamorarci, non delle persone. Le persone a olte saranno d'accordo e ci faranno camminare laddove da soli non avremmo mai osato, altre volte saremo noi a lasciarle andare o a fermarci con loro...la considerazione delle nostre idee è una scelta nostra.Come disse Gandi: "Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo" ...a volte vinci la partita a volte la perdi ma la guerra resta la tua.Grazie per aver letto quello che ho scritto.