GIOCHI D OMBRA

Dall'altra parte del mare


Per l'ennesima volta ho sorvolato il mare di notte, senza sentirne il profumo o l'dore salmastro...solo immaginando la sua oscura immensità che scorreva sotto l'aereo.Dopo appena un'oretta il suo scorrere è cessato dando spazio alla terraferma..le prime luci che ho visto dal finestrino appannato erano luci toscane,non di casa mia ma ormai quasi familiari.Gioco sempre a tentare di individuare tra le figure minuscole a terra le persone a piedi,e non è facile perché arrivando a mezzanotte sono poche le persone in giro...devi scrutare nelle luci bianche e gelide dei parcheggi se riesci a riconoscere la sagoma di qualcuno e quando è possibile farlo l'aereo va veloce sul terreno con i suoi parcheggi e la vicinanza accellera il suo scorrere...poi arriva il momento in cui mi ricordo che stiamo per atterrare ,le mani si stringono un pò tra loro e inizio a guardare nervosamente dal finestrino le luci che vanno a una velocità folle e a quella celocità si avvicina l'ineluttabile momento in cui il carrello toccherà terra.Ogni volta che l'aereo conclude l'atterraggio con la sua frenata beccheggiante, mi scappa un sorriso, come una confessione della paura che provo in quell'istante che non riesco proprio a superare. Ma dopo tutto va bene cosi, fa parte del gioco. Anche oggi ho lasciato dietro di me facce sorridenti e un pò commosse, baci frettolosi e frasi sussurrate in un abbraccio.Poi un laccio emostatico intorno al collo mi ha permesso di camminare verso i gates..In aereo leggevo un libro che mi ha fatto pensare a mio padre e mi è venuta voglia di curare gli alberi del suo grande giardino insieme a lui, liberarli dai rovi e dai rametti secchi...mi annoiava da piccolo ma ora lo desidero tanto..vedere la sera che cala dietro i grossi ulivi al lato ovest del terreno,(dove hanno i nidi i grossi corvi) , e vedere le ombre degli alberi d'arancio allungarsi insieme alle nostre..e infine vedere i mucchi di rami secchi ammonticchiati tra i filari a testimoniare il lavoro fatto,senza discorsi, solo stando li, con tutti i rumori e gli odori della campagna in cui sono cresciuto e che ora mi stringono un dolce nodo in gola, regalandomi un sorriso perso in un passato recente ma già incredibilmente irragiungibile.E' una frase detta e ridetta mille volte ma la propria fortuna ,spesso, la si riconosce solo guardandola da lontano..non avrei mai pensato che mi sarebbe mancato l'odore delle piante aromatiche o il pensare solo alla strada che stavi percorrendo..pensare cosa potrei fare dopo?...da un pò non mi posso più fare questa domanda a cuori leggero.Ora filo a letto che domani si parte per il prossimo viaggio...Benvenuti voi che entrate in questo blog, appoggiate le vostre giacche dove volete e accomodatevi sul pensiero che vi sembra più comodo,siete a casa nella mia casa.Tutto è ancora povero e scarno ma datemi tempo e vedrete che qui cresceranno cose interessanti e comode come i vecchi divani formati pian piano. ciao e quando uscite spegnete la luce che io pago!!!