DSM

supplica


quando il dolore dilacerante, si fa troppo assordante nel silenzio della notte, supplico il mio dio, di spegnere il mio respiro, con dolcezza, senza violenza, sapendo che mai questa supplica trovò ascolto...e mi chiedo perchè questo corpo dilaniato dalla vita, sia ancora così insensatamente percorso di vita...tra decine di pillole che mi avvelenano e stordiscono ogni giorno, non trova pace il mio riposo...ed ora che finalmente sono riuscita a zittire il dolore della mia anima surclassato dal dolore del mio corpo, mi sento miserabile anzichè liberata, per una colpa per cui non potrà esistere catarsi.ora che devo convivere ogni giorno con questo dolore che volevo coprisse il rumore del mio male di vivere, mi chiedo quanto potrà durare questo inutile ed assurdo calvario, scelto da me, e proprio per questo ancor più insopportabile...quale assurda idea mi fece credere che creare un dolore più forte del dolore della mia anima, mi avrebbe reso più libera?rantolo nella notte, con la bava alla bocca, alla ricerca di un sollievo che neppure la morfina riesce più a darmi ed urlo di disperazione piegata dai fremiti del mio corpo piegato da un dolore che non posso più sopportare...e vorrei ancora quel silenzio che tanto odiai per poter ancora ascoltare i miei pensieri nella loro chiarezza...ma ora che il silenzio non c'è più, non posso più formulare dei pensieri,il dolore zittisce la mia mente,imbavaglia il mio cuore,blocca la mia parola,svuota la mia mente...e tutto feci proprio per svuotare la mia mente...disperatacerco i miei pensieriinvanonon li posso sentireperchè sento solo doloreti pregospegni il mio dolorequesto grido riecheggia in meinascoltato...e nulla potrà ridarmi quella me stessa che io ho imbavagliatoora sono solo un corpo schiacciato dal dolore...come potei costringermi a ciò...?non c'è un dio che avrà pietàneppure stavolta