GOCCE DI RUGIADA

VOCE DEL SILENZIO.


Silenzi. Pesanti come coltri invernali. Drappeggi tesi davanti agli occhi. Per non vedere non sentire non parlare. Sguardi affilati come lame.Macigni posati sul cuore. Sull'orlo del precipizio camminare lentamente, un piede dietro l'altrocercando di non guardare il vuoto. Non avere paura dell'altitudine ma di non riuscire a spiccare il volo. Solitudini affiancate in private angosce. Lo specchio si è infranto come le promesse. Trema la terra in un attimo senza fine. Smarrirsi in silenzi ormai noti ricercando il riflesso di un passato che non può tornare. Disillusione e pallida luce in cui non riesco a scorgere una speranza. Lontana da me stessa mi avvolgo in un tiepido abbraccio. Forse...solo io... posso ancora volermi bene.