Creato da gocciadipoesia il 27/09/2012

GOCCE DI RUGIADA

Poesie, pensieri, gocce di me...

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CASCATA.

Post n°8 pubblicato il 19 Novembre 2012 da gocciadipoesia

Una breccia si è aperta
là dove c'era un muro di roccia
e l'acqua tracima
s'infiltra...si fa strada
straripa...irrompe...
il ruscello diventa cascata
fresca e trasparente
gocce sui sassi
perle lucenti
il riverbero del sole sull'acqua
sulle lucide sponde
catarsi e liberazione
le parole rinascono
in me e con me
parole scroscianti
parole nel silenzio
parole come acqua
perchè l'acqua è vita
perchè scrivere è vita.
La mia vita.

 
 
 

LA STRADA.

Post n°7 pubblicato il 08 Ottobre 2012 da gocciadipoesia

La strada è dentro di te.
Percorrila con passo lieve ma sicuro.
Ogni tanto voltati indietro per vedere il cammino già fatto ma solo per un attimo... perchè davanti a te è il sentiero...il percorso...il futuro.
Porta con te il tuo zaino di vita e di ricordi ma fa che non sia troppo pesante...bisogna essere leggeri durante il viaggio.
Ci saranno ancora rocce da superare e salite scoscese, ma tu non temere nulla. Vai avanti e sorridi.
Guarda di fronte a te....oltre le colline, verso l'orizzonte, dove nasce e si addormenta il sole...laggiù è la meta del tuo viaggio.
Di questo difficile e meraviglioso viaggio che si chiama Vita.

 
 
 

BAGHDAD.

Post n°6 pubblicato il 27 Settembre 2012 da gocciadipoesia
Foto di gocciadipoesia


 Polvere. Strade di sabbia.
Cortili deserti in cui i bimbi più non danzano.
Non si odono più i loro canti.
Le loro risate…solo un ricordo lontano.
Pianti. Desolanti solitudini.
Echi di guerra, oltre l'orizzonte.
Case violentate...senza più vita.
Terra martoriata, sofferente, dilaniata...
ti hanno strappato il cuore.
Strisce rosse sul terreno.
Lacrime stillanti dal cielo.
Per chi se ne è andato
per chi è perduto
per chi non riesce più
nemmeno a piangere
Ma un tempo... qui c'era il sole.
Sulle cupole dei minareti,
nei vicoli e nelle piazze,
sui volti della gente.
Vibrava, pulsava la vita.
Erano fioriti i giardini,
profumati di petali e di
intensi esotici aromi.
Donne velate camminavano leggere nei cortili...
dolci risate volteggiavano nell'aria.
Brillavano stelle negli occhi dei bambini....
fieri sguardi in quelli degli uomini.
C'era vita, allora....
c'era amore....
Qui, un tempo, quando Baghdad
aveva un altro nome,
quando era ancora chiamata
“Città della Pace”.

 
 
 

LA TENEREZZA DI UN UOMO.

Post n°5 pubblicato il 27 Settembre 2012 da gocciadipoesia
Foto di gocciadipoesia

“Li guardi e ti chiedi... sono proprio loro? Gli anni sono volati. Le notti insonni... quelle piccole mani che stringevano le tue... le storie prima di dormire... i compleanni... i baci a pioggia....le sorprese per farli ridere...farli felici... e quegli abbracci in cui ti sentivi una cosa sola... Eppure sono ancora loro che ti chiamano con lo stesso nome con cui ti hanno conosciuta... solo i loro occhi impressi nel cuore... sono ancora a te che chiedono rifugio quando il mondo fa male...
In questi giorni di cambiamenti e di mie intime tempeste, li sento vicini più che mai. In questi giorni li sento figli più che mai. In questi giorni li amo più che mai.”


Ho scritto questo pensiero parecchio tempo fa. Da allora ho percorso molte strade di vita... e ho imparato che non è una cosa scontata mettere al mondo un figlio per diventare madre. Essere madre o padre è una scelta, che operiamo non solo nel momento meraviglioso in cui per la prima volta stringiamo tra le braccia nostro bimbo, ma soprattutto la rinnoviamo ogni giorno, tra le gioie e le difficoltà che ci attendono mentre nostro figlio cresce e cambia... E' una sfida continua, è gioia e fatica contemporaneamente accompagnarlo nel suo viaggio, dandogli la forza e la fiducia necessarie per acquisire sicurezza e volare lontano dalla protezione del nido, incontro alla Vita.
E ho imparato che esistono padri MERAVIGLIOSI, nati per essere tali.
A loro dedico....

LA TENEREZZA DI UN UOMO.

L'amore più grande? Quello di una madre per il proprio figlio...amore disinteressato, totale, incondizionato, puro come solo l'amore-dono può essere... Una donna che stringe tra le braccia e guarda negli occhi il suo bambino...in una comunione silenziosa eppure carica di significato...densa di emozione...palpitante di vita... è un'esperienza dolcissima....che non può non lasciare una traccia nel cuore.... Ma...mi è capitato di osservare...un giorno....lo sguardo di un padre... Accarezzava dolcemente la sua bimba....tenendola appoggiata alla spalla con delicatezza.... le sue forti braccia che sostenevano il tesoro più prezioso della sua vita... E i suoi occhi...parlavano d'amore... Quel giorno...ho toccato con mano....ho visto da vicino.... la tenerezza di un uomo... Perchè gli amori vanno e vengono...nascono e finiscono.... vivono di sorrisi e lacrime....senso di vuoto e di impotenza... vette irraggiungibili scalate per passione....profondità oceaniche da scoprire ...addii e abbracci....partenze e ritorni... riflessioni in giorni cupi domandandosi il perchè ....sogni senza confini.. gioia, gioia, gioia...domande, quante domande...analisi e confronti... mani che più non si stringono...occhi che più non si cercano....voglia di amare ancora.... inventandosi nuovi giorni e nuovi cieli... Ma...oltre ogni altro amore.... la certezza più grande...quella che nessuno potrà mai sottrarre....è ciò che vive nel cuore per i propri figli....quell'amore che non avrà mai fine.....che non potrà mai essere strappato...calpestato...dimenticato.... quell'amore puro che trascende ogni vicissitudine umana... quell'amore che lega una madre...un padre...al frutto del proprio amore..... Un amore intriso di dolcezza....come lo sguardo di quell'uomo... che non ha avuto paura di rivelare la sua umanità....il suo cuore... la sua tenerezza.


 
 
 

AUTUNNO.

Post n°4 pubblicato il 27 Settembre 2012 da gocciadipoesia
Foto di gocciadipoesia

Pioggia lieve e aria umida
profumo di legno e di foglie bagnate
camini accesi e mani tese
fragili rami di rosso ammantati.
Piccole gocce stillanti dal cielo
rubini trasparenti mi accarezzano
fredde perle sulle ciglia e sul volto
...sulle mie labbra silenziose.
Echi di risate portate dal vento
emozioni vaganti tra i pensieri
brividi leggeri sulla pelle nuda
pungenti come rovi nel bosco.
Stagione di nebbia e di accesi colori
di plumbee nubi e di silenzi ovattati
di cieli tersi e di pallido sole
di crepuscoli velati di malinconia.
Stagione di mutamenti e di contraddizione
intimamente intrecciata alla mia anima
in cui un giorno lontano nacqui alla Vita
…nacqui all’Amore.

 
 
 

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