Goccia d'inchiostro

Post N° 8

Scalda di malinconia il pavimento, passi scalzi di un visitatore ramingo. Me seduto e chino sui miei fogli rivolgo lo sguardo. Gote rosate vengono verso me. Mentre un petalo bianco cade a terra una goccia di inchiostro scrive il suo nome 

Post N° 7

Ritrovo il mio calamaio dopo giorni di pausa. Succede spesso che il mio foglio rimanga a lungo poggiato sullo scrittoio, vuoto silenzioso. Fluttuano le parole nella mano in attesa di esser incise, finchè volontà e percezione non si animano di certezza. Scrivo  

Post N° 6

Ho sempre avuto una innata predisposizione per ascoltare, farmi carico di comprendere, rendere chiaro quel che mi si parava davanti senza remore senza risparmiare particolari. E poi nutrirmi di quei particolari che spesso nascondono succosi l'essenza stessa dell'essere o magari del divenire. Oggi io riascolto e ancora mi ritovo ad assaggiare gli stessi nuovi sapori che non scadono mai. Tu, vita avanti fatti assaggiare. Ho fame

Post N° 5

Giocano i nostri occhi a ritrovarsi tra danze di emozioni, che si rincorrono complici. Parole che mute occhi dicono il piacere che sanno assaporare. Sapore di una giornata che scalda l'uggiosità di questo cielo che di tristezza diffonde, ma che cuore rifiuta battendo caldo il suo ritmo.

Post N° 4

Alzandomi dal letto, apro la finestra e il sole è già alto all'orizzonte, un colpo di vento e fogli sparsi sul pavimento aspettano che la mia giornata ne riempia le righe con le emozioni di un sabato d'inevrno.

Post N° 3

Il tratto chiaro di una postilla alla fine di una lettera ne sancisce il sapore di una storia che forse non è mai cominciata. Nero è il colore di un Addio

Post N° 2

E' fioca la luce che illumina la stanza, ma è musica che riempie gli spazi di suoni. Adoro staremene qui in penombra ad ascoltare queste note che si diffrangono nel silenzio della città che ripone la propria stanchezza. Ed ritrovo quei volti che tra la folla han bagnato il mio sguardo. E ora la musica li ridipinge su queste pareti.   

Post N° 1

Il colore e il profumo di una macchia d'inchiostro su un foglio bianco e un vecchio calamaio poggiato sulla scrivania. Eccomi qui a intingere d'inchiostro questa vecchia penna a trascrivere riflessioni e pensieri che brulicano vivaci nella mia mente.
Tediosi spesso, ironici a volte, ma tutti maturi dall'albero dell'intensità. La stessa intensità di cui nutro la mia vita, sprezzante di usi e costumi che spesso incatenano la nostra libertà di essere all'altare del convenzionale.