Parole...Dal cuore

IL CORAGGIO DI...


Ancor prima di entrare assaporo i profumi dalla strada... Subito un flash-back di molti anni; bambino, arrivavo di soppiatto sino al grande tavolo al centro della stanza e via a rubar le cose buone dal piatto. Avevano un gusto particolare, erano il frutto del mio coraggio, e poi sapevo che mamma non mi avrebbe mai brontolato per quei biscotti. Quando ne sento il profumo mi guardo intorno e vedo quante cose son cambiate, son cambiato anch'io, ma l'emozione ed il ricordo di quei giorni è davvero ancora tanta. Sono legato ai quei posti... Appena dentro mi avvolge una sottile cortina di fumo che giocando con il riverbero del sole crea strani disegni, vecchi libri sugli scaffali, un bicchiere di vino sul tavolo, ormai anch'esso pieno di rughe. Attira la mia attenzione un gridolino di una bambina, metto la testa fuori come dal finestrino di un treno in corsa. La riconosco, o meglio, riconosco quei tratti somatici; è la figlia di Elisabetta, il mio primo grande amore, ed ha sul volto il sorriso della sua mamma... Torno indietro col pensiero, un rewind molto amaro, segni di vita che hanno solcato il mio corpo. I suoi occhi mi fissano, le sorrido, forse capisce che poteva nascere un legame forte tra me e lei. Le accarezzo i capelli ed il ricordo di Betta è li con me... Saluta la mamma, mi raccomando - perchè la conosci? - rispondo di no, mi son son sbagliato, scusa... Più facile rubare quei biscotti... E torno dentro, per terminare il mio bicchiere...