Parole...Dal cuore

Ma cosa caspita è cambiato...


I grattacieli di Lower Manhattan sono freddi ed austeri nella loro gigantesca ombra, l'inverno qui a New York ha un punta di freddo in più, ti giri e rigiri tra le piccole stradine del Village o lì a Soho e non ti accorgi del sole oscurato che resta basso basso e non filtra tra i loggioni. La statua guarda verso l'imboccatura della baia verso l'oceano, verso l'Europa e regge quella fiaccola che ha bruciato tanta gente. Tra poco torno a casa, ma dall'11 settembre non è più come prima: NY significava vivere la città in tutti i sensi, l'amavo. Ora è una fredda metropoli con occhi che ti scrutano e osservano per capire meglio chi sei, non più hot dog agli angoli delle Avenue solo scritte sui muri che inneggiano "stai cauto". Mi raggela il cuore e mi sento freddo e svogliato anch'io. Persino la signora di colore, Petty, nelle settima strada vicino al Madison dove alloggio, che anni fa, con due peli di barba che avevo in faccia, già mi dava il buongiorno, quando la mattina prendevo il caffè da lei, è diversa... O forse son diversi i miei occhi...