Parole...Dal cuore

VIVO PER LEI...


Si era rannicchiata nell'angolo del divano, i cerulei occhi un pò socchiusi, i lunghi capelli che le coprivano il viso, la bocca, rosa come una pesca, appena aperta in modo da far intravede i denti, sul corpo l'inseparabile maglietta giallo ocra. Era appena arrivata a New York, l'avevo attesa al Kennedy Airport con i fiori più belli che avevo trovato, i suoi preferiti. Quando l'aereo stava atterrando ho creduto di intravederla al finestrino che mi stava guardando e ho cercato di rubarle il primo sorriso nello scendere dalla scaletta. Poi eccola, raccolta nel suo abito rosso fuoco, le facevano largo sembrava una diva. Espletate le operazioni di dogana, lunghissime, tra me e lei solo un corridoio, lucidissimo, senza neanche un poster, una foto ma a me sembravano i Campi Elisi in festa. Lei irrorava tutto con la sua eleganza, la sua bellezza, il suo fascino. Ricordo che il taxi urtò un'altro parcheggiato affianco pur di impedirne la salita e goderne del trasporto. Avevo la sensazione di avere al fianco una donna che non passava inosservata, anzi le altre donne che incontravamo per strada neanche guardavano me ma lei.  Io abitavo nel Village a due passi da Chinatown e da SoHo, mi stavo specializzando nel mio campo, lei mi raggiunse per gli ultimi esami. Un tratto di vita che marchierà a fondo la mia esistenza, la mia carriera, un tratto di vita che sarebbe destinato poi a restare con me per sempre. Sono seduto sulla sedia di fronte a lei, la maglietta giallo ocra la fascia, si sveglia, scuote la testa ed i capelli lunghissimi la ricoprono tutta, apre gli occhi, mi sorride, non posso chiedere nulla di più, alzo le gambe le metto sotto e mi rannicchio anch'io, penso: vivo per lei...