Sto preparando le ultime cose. Stavolta la valigia è grossa. Il viaggio è di quelli lunghi e noiosi, con scali e ripartenze, fusi orari e lingue incomprensibili. Ci risentiremo verso la metà di Marzo. Ripiego con cura i vestiti, un'ultima spazzolata alle scarpe, il corredo da bagno, ah le lamette, accidenti, non posso dimenticar quelle. Quando compio questo rito della valigia, mi ritornano in mente le parole di un uomo, piccolo ed insignificante, che, dall'alto della sua posizione, mi volle spaventare, tanti anni fa ormai, dicendomi che se volevo il posto dovevo anche andar sino a Roma per lavoro... Figuratevi, andare a Roma, per me oggi, è come bere un bicchier d'acqua, ma chissà perchè quella faccia non la dimenticherò mai più. Ho tenuto duro ed adesso son qui, con i progetti da realizzare, le opere da porre in essere... Mi piace quando la gente del posto ci vede arrivare, sembriamo dei salvatori della Patria, invece siamo soltanto "tecnici" che portano beni preziosi che ogni uomo, ogni essere vivente dovrebbe avere in modo naturale... Laggiù non è così, purtroppo.
A presto e la prossima volta descriverò le sensazioni di questo viaggio... Un bacio a chi passerà a salutarmi...
Inviato da: cinzia63
il 29/08/2014 alle 15:05
Inviato da: Leti66
il 08/07/2009 alle 12:49
Inviato da: smcri
il 19/05/2009 alle 16:30
Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 08:12
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il 25/03/2009 alle 07:50