Parole...Dal cuore

IL TRENO

E' ARRIVATO, E' GIUNTO IN STAZIONE. SI RIPARTE...

Post N° 78

In questa fredda mattina, triste per me, ho scritto un commento in un blog trovato per caso ma che  trovo appropriato. Ecco perchè lo riporto qui: "Quanti treni ci sfrecciano vicinissimi, partono, arrivano. quelli più importanti e quelli meno. Le stazioni della nostra vita, passo dopo passo, treno dopo treno. E il biglietto lo possiamo fare solo noi, decidendo l'ora, il tragitto, e soprattutto l'arrivo... Solo noi". Un bacio a chi passerà da queste parti.

A VOLTE RI...TORNANO

LE BRUTTE SERPI NON MUOIONO MAI, DICEVA MIA NONNA... PER FERMARMI CI VUOLE BEN ALTRO... ANCHE SE STAVOLTA E' STATA DAVVERO DURA. UN GRAVE INCIDENTE DI PERCORSO, UN INTERVENTO DIFFICILE MA RI...TORNERO' PRESTO A DAR FASTIDIO ALLE VOSTRE GIORNATE. CON GRANDE AFFETTO... A CHI MI E' STATO SEMPRE VICINO...

UN LAVORO INUTILE... E LE FOCHE MUOIONO...

NEL POST N. 59 RIPORTAVO UN LAVORO FATTO NEL MAR CASPIO. MI ACCORGO, LEGGENDO LE NOTIZIE CHE MI ARRIVANO, CHE E' STATO UN GRAN LAVORO MA DEL TUTTO INUTILE. GLI SCARICHI INQUINANTI DI ALCUNE INDUSTRIE PETROLIFERE HANNO FATTO L'ENNESIMA STRAGE DI FOCHE: 3000 CAPI L'ANNO SCORSO E SIAMO GIA' A 500 IN DUE GIORNI ADESSO... MI CHIEDO A CHE SERVONO I NOSTRI IMPEGNI... AH SI, MUOIONO TANTE PERSONE PER L'ORO NERO, QUINDI...

... E ALLA FINE MI COMMUOVO SEMPRE...

LA TRACCIA CHE LASCIANO I PNEUMATICI E' MARCATA, TANTA LA POLVERE ACCUMULATA DAL TEMPO, IL SOLE E' GIA' LI' CHE T'ASPETTA... STRANO IMMAGINARLO COME UN PREMIO DOPO ORE DI FILA IN AUTOSTRADA, MAGARI UNA DOMENICA PRIMAVERILE DOPO LE "FATICHE" DELLA SETTIMANA... UN PREMIO GIA', MENTRE QUI, QUASI E' UN NEMICO. TI BRUCIA LA PELLE, TI FAR STAR MALE DA FARTI VENIRE LA FEBBRE, LA SERA IL RITO DELLA CREMA SOLARE... MA COME FAI CON QUEGLI OCCHI CHIARI A SOPPORTARE UNA LUCE COSI'? FIGURATI, E' UN BEL COMPLIMENTO GRAZIE... DI NULLA MA ERA UNA CONSIDERAZIONE NON UN COMPLIMENTO... QUI LA VITA E' DAVVERO DIVERSA, COI PROPRI RITMI, LE PROPRIE REGOLE E L'ABITUDINARIO DIVENTA UN RICORDO. VARCATO IL PORTONE CHE DELIMITA IL VILLAGGIO SEMBRA DI STARE IN UN SET: MI RICORDA UNA SCENA DI SALVATORES... DESERTO, CAMMELLI, DUNE E QUELLE MERAVIGLIOSE DONNE NAMIBIANE DAGLI OCCHI BLU COBALTO E DAL PROFILO ACCENTUATO DA UN BRONCIO NATURALE... DOVEVO TORNARE IL 14, MA COME SI SA QUI LE DATE NON SI SEGNANO NEPPURE, LE ORE NON CONTANO, I GIORNI NON TRASCORRONO, SI TRASCINANO. I PROFUMI FORTI E DECISI DELLE LORO PIETANZE CHE A FATICA INGURGITO, MA NON VOGLIO OFFENDERLI, CI GUARDANO CON OCCHI SPALANCATI MENTRE CI CONSEGNANO IL CIBO E CHISSA' QUANTO E' PREZIOSO PER LORO... IN CAMBIO GLI DONIAMO UN FUTURO... LA POLVERE AVVOLGE I BAMBINI CHE C'INSEGUONO, L'ULTIMO GIORNO, QUALCUNO AL BORDO STRADA SALUTA CON LA MANO, MI VOLTO E MI RIVEDO, CON LE GINOCCHIA SBUCCIATE, PER STRADA CHE SALUTO GLI AEREI CHE PASSANO IN CIELO... E NON STACCO PIU' IL NASO DAL FINESTRINO, NEANCHE L'HOSTESS CON IL PRANZO CHE MI ALLUNGA IL GIORNALE RIESCE A DISTRARMI... E MI COMMUOVO... SEMPRE.