Goccia blu

Le sette biciclette di César di Sebastiano Gatto


 
TITOLO: Le sette biciclette di CésarAUTORE: Sebastiano GattoCASA EDITRICE: Amos EdizioniANNO DI PUBBLICAZIONE: 2012PAGINE: 76- SINOSSI -La vita monotona e routinaria del protagonista viene sconvolta quando incontra, davanti ad una macchinetta del caffè, una ragazza. Qualche sguardo, poche parole pronunciate mentre le sigarette si consumano. Ma tanto basta perché l'uomo, mestrino e single, si senta legato a questa giovane di cui non conosce neanche il nome. La cerca sull'autobus, cerca di scoprire il suo indirizzo, finché le loro strade non si incrociano. Tutto sembra andare bene, certo, lei è molto più giovane di lui, ma questo non sembra essere d'ostacolo.Finché, dal passato, non emerge una verità che porta ogni verità alla luce del sole: un'avventura giovanile, uno scambio di nomi, un gioco tra ragazzi che ha portato a lettere senza risposta, a sogni infranti, a una figlia cresciuta senza un padre. Ad una figlia che quel padre, dopo averlo conosciuto, rigetta alla sua vita di tutti i giorni, preferendo andare per la sua strada.- RECENSIONE - Poche parole per un libro fatto di altrettanti pochi segni, e poco tempo per scriverle proprio come poco ci è voluto per leggerli tutti.Inizio dicendo che il prezzo di questo piccolo libello è assolutamente ingiustificato, un vero furto: 9 euro per un libricciolo di 76 pagine, di un autore e di una casa editrice che non so quanti possano conoscere, per un formato di 16, 5 cm per 12 e uno spessore di 7mm. Dico solo che il mio, di libro, che ha 523 pagine, uno spessore quadruplo e dimensioni praticamente doppie, costa soltanto 6 euro in più, con tanto di copertina in rilievo.Ho comprato questo libro davvero per caso. Non scherzo quando dico che sono entrata in libreria, ho ciondolato per un po' senza trovare niente e poi ho chiesto al libraio di darmi un libro di un autore poco noto, possibilmente della mia zona, e di una casa editrice piccola o media. Mi ha rifilato questo, così ho detto semplicemente "proviamo e vediamo quel che ne vien fuori".A parte il fatto che non ho ancora capito appieno il senso del titolo, la storia è ambientata a Mestre, vicino a Venezia, e vede come protagonista un uomo adulto, quarantenne appassionato di libri e di musica, che si trova faccia a faccia con un episodio quasi dimenticato del suo passato. Incontra Paola, giovane per cui prova subito uno strano attaccamento, fino a quando scopre che ... beh, che non è il tiop di persona con cui lui potrebbe mai stare.Il protagnosta viene travolto da quest'esperienza e anche il lettore, tutto sommato, non resta indifferente allo svolgersi degli eventi. Ma piuttosto che un romanzo, quello di Sebastiano Gatto è un racconto, scritto bene ma di sicuro non eccelso, con una storia non straordinaria ma semplice, verosimile, una storia che potrebbe capitare anche nella vita reale.A parte questo, non c'è molto altro da dire: poche emozioni che guidano il lettore verso l'inaspettata conclusione, verso la rivelazione finale, verso la fine, o l'inizio, di una vita.Di certo, vuole trasmettere qualcosa di più profondo dei libri di vampiri e altre strane creature che riempiono gli scaffali delle librerie, ma, ecco, qualcosa in più ci poteva stare...