Era un saggio e un onesto.
Ho provato per la prima volta la sensazione, rispetto alla cosa più possibile e ineluttabile che esista, del "non è possibile".
Era un caro amico e faceva il suo mestiere con passione e grande competenza. Era generoso.
Sapete cosa vuol dire il rimpianto di quella telefonata che non ho fatto, che ho rimandato a un momento in cui avessi avuto più tempo e maggiore calma per parlare e salutarlo.
Non sarebbe cambiato nulla, ma a ritornare indietro mi sarebbe sembrato come un ultimo saluto....e a ritornare indietro gli potremmo dire che ci manca e che siamo stati fortunati ad averlo conosciuto.
"L'errore è in ciò che non si è fatto, nell'incertezza che ha fatto esitare".