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GLI AQUILONI


Cocente estate, canto di gabbiani con ali di panna e liquirizia rasserenano il cuore come carezze, la brezza è un sogno di libertà giunta raminga dalle prondità del mare; freme all'infinito giocosa l'onda, mai stanca di salsedine e schiuma, un cifrato codice come nenia polifonica lambisce l'anima e tornano trafitti di sole le corse a piedi nudi, i guizzi altissimi dell'età dell'innocenza, l'infinita vela di ombrelloni e i cocomeri rossi, il ghiaccio tricolore delle granitine e volano altissimi gli aquiloni dei giorni miei più belli. Dal libro delle mie poesie Mauro