PENSIERI LIBERI

Sagra del mandorlo in fiore


Secondo un’antica leggenda, il mandorlo nacque dall’amore sfortunato tra Fillide, figlia del re di Tracia e Demofoonte, figlio di Teseo e Fedra. Quando i due stavano per convolare a nozze, arrivo l’improvvisa notizia dell’inizio della guerra di Troia.Demofoonte fu costretto ad allontanarsi dalla sua amata per partecipare alla spedizione insieme agli  altri eroi greci. Dopo dieci anni di lunga attesa, credendo che il suo promesso sposo fosse morto in battaglia,  la giovane principessa Fillide si lasciò morire per la disperazione.La dea Atena, commossa dalla struggente storia d’amore, trasformò Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Demofoonte, intanto, non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero, abbracciò disperatamente la pianta, la quale per ricambiarne le carezze fece cadere dai rami i propri delicati fiori.L’abbraccio tra i due innamorati si ripete idealmente ogni anno, quando i fiori di mandorlo annunciano la primavera. Impossibile in questi giorni non essere colpiti dai tipici colori e dalle fragranze della primavera (anticipata) sarda.Essendone talmente affascinata, ho deciso di raccontarvi, per chi ancora non la conoscesse, la leggenda del mandorlo in fiore, che in queste giornate mi riempiono gli occhi e il cuore. La vista di queste piante rappresenta uno dei migliori stimoli che potrei trovare per scrivere e andare in studio e rendere il più possibile. Ebbene si, per un mestiere come il mio, e non solo, occorre essere sereni per farlo al meglio. Bisogna cercare di prendere tutto ciò che ci offre di buono la vita, per affrontare giornate intere con i pazienti e tornare a casa propria e vivere al meglio la vita personale.  Perché allora non godere il più possibile di queste meraviglie?Buona primavera (anticipata) a tutti.
La sagra del mandorlo in fiore è una festa popolare della città di Agrigento che, come vuole la tradizione, si ripete ogni anno all'inizio del mese di febbraio e ha una durata di una settimana. L'obiettivo è quello di festeggiare l'anticipo della primavera con il rifiorire dei mandorli e di gioire per il ritorno della vita. Numerosi gruppi folkloristici arrivano ad Agrigento da ogni parte del mondo per prenderne parte. Infatti, nel corso degli anni, la festa ha accresciuto il proprio significato culturale mandando messaggi di pace a tutte le popolazioni.La manifestazione comincia con una visita, al tramonto, alla Valle dei Templi e prosegue con l'accensione della "fiaccola dell'amicizia" davanti al tempio della Concordia. L'avvenimento più importante della sagra si ha durante la chiusura, quando i gruppi folkloristici sfilano con i carretti siciliani e le bande musicali dalla città alla Valle dei Templi. Inoltre, un'esibizione artistica conclusiva viene svolta sempre ai piedi del tempio della Concordia mentre si può assistere, davanti al tempio di Ercole, alla cerimonia di assegnazione del Tempio d'oro, premio raffigurante il tempio di Castore e Polluce, che viene consegnato da una giuria internazionale ai gruppi che hanno danzato e cantato meglio e a chi ha il costume tradizionale migliore.