PENSIERI LIBERI

Adolescenza


Non dico una parolaLe lunghe passeggiate per il corsola consumazione dei passi lungo i plataniForse la voce non mi tornerà piùIl sangue non è più sollecitatoad arrossarmi le guancea inturgidirmi il pettoGiungerò alla casa dalle scaleerosei gradini che puzzanodi piccole creature pancia all'ariaLe case dalle finestre ad arcocoi vetri che ridonoquando il vento insegue il ventoquando gli autocarri grufolanoschiacciano l'asfalto spaccatoe gli amanti si rifugianonell'ombra dei balconcinisciocchi con le bandierine nella manoe i baci zeppi di stelleIo abbraccio il quartieree lo affogo in una nebbia grevecompensazione allucinazionestato d'ultima quietefuga da tempi distantida storie disperseLa realtà ed io ci annulliamoa vicendacome un tratto di campagnaattraversato dal suo fantasmaE giro il tasto dei miei occhim'intorbidomi sento assediata dallastessa mia carnemi slego dalla fosforescenzadi pensieri che si urtanonell'autoscontroinvidio la mansuetudinedel grosso cane abbracciatodal bel marinaio che ha perso la manoCrackuna cornacchia rompe l'ariasi tuffa in invisibile cespuglioIo contengo il tremore dei mortidopo il polveroso terremotoSopravvissuta o morta anch'ioJe venais d'avoir 18 ansCome una canzone