Meravigliosa Scala a spirale a doppia elica del 1516 nel Castello di Chambord, nella Loira in Francia.La scala fu disegnata da Leonardo da Vinci, ma realizzata post mortem.
Il castello di Chambord è il più vasto dei
castelli della Loira. È stato costruito tra il
1519 ed il
1547 nei pressi di una curva del fiume
Cosson, corso d'acqua
affluente del
Beuvron che si getta poi a sua volta nella
Loira. Sorge nel dipartimento
Loir-et-Cher, 14 km a nord-est di
Blois ed a circa 6 km dalla riva sinistra della Loira. Nel
1981 fu iscritto nella lista dei siti
Patrimonio dell'umanità da parte dell'
UNESCO, in cui rientra tuttora assieme a tutta la
Valle della Loira.Chambord ha ospitato numerosi personaggi: oltre a
Francesco I e a
Luigi XIV, si recavano spesso a cacciare nella foresta
Francesco II e
Carlo IX. Nel castello visse anche
Luigi XIII. Ai tempi di Luigi XIV vi soggiornò
Molière, che scrisse, in pochi giorni, una commedia:
Il signor di Pourceaugnac. L'artista, inoltre, vi fece rappresentare lo spettacolo intitolato
Il borghese gentiluomo.Il castello di Chambord possiede senza dubbio una silhouette molto particolare e costituisce una grande espressione architettonica dello stile
rinascimentale. La sua facciata è lunga ben 128 metri, ha 440 locali, più di 80 scale, 365 camini ed 800
capitelli scolpiti.Nella realizzazione si nota l'influenza di
Leonardo da Vinci, che ha lavorato come
architetto alla
corte di
Francesco I, e quella di
Domenico da Cortona (allievo di
Giuliano da Sangallo).L'ingresso al castello è sul lato sud-est, dove la porte royale immette nella corte d'onore. La pianta del castello si sviluppa attorno a un
dongione, anche se Chambord non ha mai avuto vocazione difensiva, a sua volta centrata attorno allo scalone principale a
doppia elica.
Lo scalone a doppia elicaDallo scalone si dipartono quattro grandi vestiboli disposti a croce che permettono l'accesso ad otto appartamenti: uno in ognuna delle quattro torri ed altri quattro ad occupare gli spazi tra le torri stesse ed i vestiboli. La stessa disposizione si ripete su tre piani.In un secondo tempo il re Francesco I estese il castello inglobando il maschio in un quadrilatero di nuova costruzione ed installando i suoi appartamenti (più vasti) nell'ala orientale. Una cappella è stata costruita nell'ala occidentale e terminata da
Jules Hardouin-Mansart sotto il regno di
Luigi XIV. Nello stesso tempo, si procede alla realizzazione delle celebri guglie barocche che tuttora caratterizzano la silhouette del castello. Sul tetto del castello Francesco I fece incastonare dei frammenti di
ardesia in modo da far sembrare il castello costruito in marmo.Lo scalone a doppia elica al centro dell'edificio principale rivela lo stile di Leonardo. Esso è composto da due scale a chiocciola rotanti nello stesso senso che non si incrociano mai. Percorrendolo fino all'ultimo piano raggiungibile si ha accesso alla terrazza, anch'essa ispirata da un'idea di Leonardo, che offre una stupenda vista del fiume, del bosco circostante il castello e dei numerosi camini e capitelli che ornano la costruzione. La terrazza gira attorno a tutta la struttura del mastio e permette di volgere lo sguardo a 360° sul panorama circostante. La sommità dello scalone è sormontato da una torre lanterna.
La salamandraIl secondo piano è notevole per il suo soffitto a cassettoni, decorati con i simboli reali di Francesco I, la F coronata e la salamandra, e dal simbolo di sua madre,
Luisa di Savoia, una fune annodata a formare il nodo Savoia. Alcuni di tali simboli, quelli posti più in alto all'altezza della terrazza, sono fatti al contrario, in modo che Dio, dall'alto dei cieli, potesse vedere la potenza del re.