PENSIERI LIBERI

La divina tragedia


La divina tragediaNel mezzo e un pochettin della mia vitaMi ritrovai bloccato qui in clausuraChe questa pandemia era infinita.Ma che vi devo dir, quanto era cosa durachiusi in casa e chiuse anche le porteche di un virus maledetto avem paura.E mentre si diffondea contagi e morte,che ogni dì ne contavamo assai,il cittadino alla coop facea le scorte.Ma l’italian non si scoraggia mai,dal balcon cantammo con il contrappuntofino a quando anche il canto abbandonai.Ma poi quando fummo al picco giunti,che il peggio ci sembrava già alle spalleuscim di prigionia, un po’ più consuntipronti di nuovo a risalir la valleattenti a non urtare più il pianetae per evitar nuove rottur di balle.Allor fu la paura un poco queta,provammo a riprender la giornatae per prima cosa ci mettemmo a dieta.Uscì di casa il professor stremato,uscì lo studente già promosso,eppure lo sportivo, arrotondatotutti coi nervi già ridotti all’osso,pensando a lo pericolo scampatoe al conto in banca, sprofondato in rosso.Jolanda@