PENSIERI LIBERI

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- Buongiorno a tutti. Sono la parola. Grazie a me la gente comunica, ride, si commuove e si scambia informazioni. Sono indispensabile, senza di me non nascerebbero amori, non ci sarebbero notizie, non si saprebbe cosa dire in ascensore. Più di adesso.- Salve. Io sono l’espressione. Sono quella che dà un senso a te, parola, che senza di me non avresti spessore. Io rendo colorite le conversazioni, e spesso grazie a me non è necessario parlare. Sono io quella degli sguardi d’amore, dei rimproveri silenziosi, dei sorrisi commoventi, delle lacrime dolorose. Tu, cara parola, sei secca, arida. Io veicolo le emozioni, cara mia.- Eccomi, sono io il vero motore dell’umanità, care mie.- E tu chi saresti?- Sono il fatto.- Quello di Travaglio?- No, sono il fatto, la polpa, il vero senso della comunicazione tra la gente. Sai quante parole false, quante espressioni di circostanza, quante balle siete in grado di dire voi due? Con me solo verità. Sono io quello che conta, sono le azioni, al tirare delle somme, che spostano affetti, che fanno cadere i vostri veli. Provate a chiedere a chiunque. Tutti vi diranno che preferiscono me a voi, buone solo per illusioni fallaci e preliminari inconcludenti. - Scusate, disturbo?- E chi è questo? Non era fra noi la sfida?- Già, questo omino brutto e sgraziato chi rappresenta?- Non vorrei disturbare, io sono il silenzio.- Ecco, allora stai zitto, ragazzino, e lasciaci lavorare.- Non vi tolgo molto tempo, non sono abituato a parlare. Ma a comunicare si, e sovente meglio di voi.- Vabbè, allora facciamo entrare tutti, pure i rutti e gli starnuti. - Sì, ma infatti. Tu vai bene per le piccole pause, che tra l’altro io, con le espressioni, rendo molto più interessanti. Sei inutile, dai, ammettilo.- Mi dispiace contraddirvi. Io non sono solo un momento di attesa. Io comunico in maniera molto più profonda di voi. Io sono le telefonate non fatte, le risposte mai arrivate, le parole che avreste voluto sentire e che non sono state dette, le promesse irrealizzabili non sbandierate, le minchiate evitate. - Insomma, uno sfigato!- Vedila come vuoi, ma faccio parte della vita quanto voi. Grazie a me la cattiveria viene arginata, sono un sostituto egregio delle brutte notizie, ma anche un argine timido alla sfacciataggine odierna. Io faccio tacere e faccio sperare, prolungo attese e desideri, lascio spazio al pensiero e alla riflessione. Nei momenti più intensi della vita, ci sono sempre io, non voi. C’è bisogno di me, eccome.- Ci fossi solo tu, il mondo sarebbe estinto da tempo, caro mio.- Ecco, bravo, Fatto. Hai individuato il punto. Nessuno di noi può fare a meno degli altri, nessuno può sentirsi unico. Non ha senso una parola senza espressione, e anche il più bello dei discorsi ha bisogno dei fatti. Ma tutte le parole, le espressioni e i fatti, sarebbero solo caos senza silenzio. Rassegnatevi, o stolti, non c’è competizione quando serve sinergia.- Mah… Non mi convinci. Io mostro un volto perplesso.- Io dico parole di dubbio, e scrivo parole dense di senso.- Io faccio fatti che ti contraddiranno.- E io taccio, perché adesso così serve. E vi aspetto al varco.Marco Pomar (Giornalista -scrittore)