Fletcher

Fletcher XXXI


 
Peter guida come uno sciagurato sulla via del ritorno. Rihanna gli sta al fianco e cerca di assorbire le contrazioni nervose della strada mentre si rosicchia l'unghia del mignolo della mano sinistra. "Capisci? Mi vuole fregare. Dopo tutto quello che ho fatto per raddrizzarmi." Quel porco vuole Te, credi non l'abbia capito? O comunque ha delle mire speciali sul tuo ruolo." "Credi, forse, voglia prendermi come assistente?". Peter si sbatte le ciglia vorticosamente :"Perchè no? Il lavoro per Lui è anche rappresentanza, e cosa meglio di un'ex paziente trasformata in docile braccio destro? Tutto questo ha perfettamente senso." Le strade vengono divorate, i marciapiedi sfiorati, i lampioni sbarbati. L'automobile scivola come non ci fossero curve e fosse un treno con il suo convoglio di languore e disperazione. "Il porco ha intuito che tra Me e Fletcher ci potrebbe essere un'intesa. Ebbene, glielo darò questo accordo. Forse Mi ha letto dentro e si è insospettito. Così mi vuole liquidare. Seppellire nella sua Clinica. Ma non mi faccio eliminare così facilmente." Rihanna continuava a fissarlo mentre si rannicchiava nel sedile: pareva stravolto. Tutto l'istinto e la razionalità affilati come un rasoio, pronti a tagliare a fette chiunque si fosse messo sulla sua strada mentale per contestarlo o obbiettarlo. Il suo cervello era diventato preda di un'idea fissa che lo scavava e lo tormentava.In pochi minuti, come in un sogno, arrivano a casa di Fletcher. Lui è ancora dentro con le luci accese, e sta discorrendo con Christine. Seduto sul divano, con i piedi raccolti sotto il sedere, muove le mani e scuote le parole, sta parlando delle tracce di manicheismo nella religione di Ahura-Mazda. Christine socchiude gli occhietti e sta per veleggiare verso i lidi dell'incoscienza."Impegnato in una lezione?". Peter entra di botto, seguito, tre passi indietro, da Rihanna. "Non ti rendi che se non scopi annoi da morire?" Poi ride, sganasciandosi. Fletcher è colto di sorpresa dal suo accento e scivola dalla sua posizione precaria rotolando a terra. Peter non smette di ridere, istericamente mentre Rihanna aiuta Fletcher a rialzarsi. Con fare sospettoso si pulisce dalla polvere le braccia e mugugna :"E questo cos'è? Un nuovo gioco? Esibizione di oscenità?". "Smettila Fletcher, ho bisogno di un posto dove nascondermi. Se entro domattina non mi presento in Clinica Percace mi metterà il sale sulla coda." Poi, in poche succinte parole, spiega tutta la nuova situazione. "Di sicuro lo hai seccato, oppure cerca semplicemente di eliminarti per avere la ragazza." "Ma cosa se ne può fare di Rihanna? La vuole esibire come statuina?". "Forse attraverso Te vuole colpire Me." "L'ho pensato anch'Io, pensa che siamo complici, o forse...amanti." Fletcher sorride, ma senza tanta convinzione. "Io comunque in quel posto non intendo tornarci." Geme Peter. "Dammi una sola ragione per cui dovrei aiutarti a filartela?". "Perchè conviene anche a Te smorzare le tracce. Lasciamo qui ogni cosa che possa far risalire a Noi e troviamo una situazione dove possiamo attendere che passi la tempesta e il potere di Percace scemi." "Ne sei così convinto? Ha protettori molto influenti. Forse un'intera Civiltà." "Andiamo, non mi va di fare filosofia. Ti sto offrendo un'opportunità, Fletcher, finora hai sempre sbattuto la testa contro i muri da solo. Io posso darti delle dritte su come funziona tutto il Sistema." Fletcher annuisce gravemente, si infila le scarpe e afferra le chiavi della macchina dal tavolino, poi lancia il cellulare sul divano e Peter fa lo stesso. Christine si avvicina felpata e ferma la faccia di Fletcher fra le sue mani :"Dove pensi di andare? Sarete comunque due ricercati." "Non c'è nulla contro di Noi, solo Peter si è rifiutato di passare in Clinica. Non c'è nessun documento, nulla di nulla. Solo un consiglio untuoso di Percace." "E allora perchè fuggite?". "Quasi sovrappensiero l'uomo gli risponde biascicando le parole, senza ascoltarla e seguendo un suo ragionamento :"C'è un vecchio hotel abbandonato sulle montagne tra Dover e Mariquel. è un'eredità di mio nonno in disfacimento. Cinque piani, sessantadue stanze, finora l'abbiamo lasciato così per casini con mio fratello. Liti sull'eredità." "E vorresti ficcarti là dentro?". Facciamo scorta di cibo e il riscaldamento autonomo esiste ancora. Ci occorrono almeno due settimane alla macchia. Peter mi deve spiegare un sacco di cose." "E cosa ne ricavi?". "Un atto di accusa contro Percace. Esiste ancora un avvocato che mi può sostenere in una simile faccenda." "Intendi Serial T Van Eppsom? Quello ti vende per un piatto di lenticchie." "Non se ci vede la possibilità di costruirsi una Carriera politica. Immagina, un atto di accusa contro il Dottor Percace con le prove addotte da un suo assistito. Magari spunta fuori la molestia sessuale e la prevaricazione coercitiva. Abbastanza per rovinargli la Vita e per lanciare Van Eppsom nell'empireo dei Personaggi". "Ma sei sicuro che Lui sia disposto a deporre?". Peter si frappone fra i due :"Ormai non ho molto da perdere. Mi resta da scegliere fra l'essere sepolto in Clinica o affrontare a muso duro Percace. Tu cosa faresti?". Christine sembra cedere :"D'accordo, se è quello che volete." Rihanna osserva tutta la scena con un certo distacco poi borbotta :"Comunque mi abbandoni qui. E sai benissimo che Percace passerà a prendermi. Non Te ne importa nulla?". "In ogni caso a Te non farà nulla che Tu non voglia. Io debbo assolutamente dirottare, invece." Fletcher taglia corto :"Andiamo, allora." Peter lo affianca mentre superano la porta, Christine li segue con lo sguardo dalla soglia. Fuori la sera è ancora tiepida ma sulle Montagne già si stende il velo della nebbia e della pioggia.