Fletcher

Fletcher LXXXVII


 
Fletcher si alzò perché non voleva sentire il resto della storia. Aveva da sempre sviluppato un'antipatia feroce per i finali amari e tristi. Poi gli era già tutto chiaro nella testa. "Dove va?" Fece il greco "Non ho ancora terminato di raccontare." "Non ci vuole molta fantasia per arrivare alle conclusioni: lei si è fatto amico il vecchio e l'ha convinto della tossicodipendenza della figlia, contribuendo a cacciarla fuori da ogni ruolo dirigenziale e rinchiudendola in quella baracca a picco sull'oceano." Cleopas sorrise mentre il suo capo precisava :"Non è andata così. All'epoca Percace era un oscuro dottorino del Centro di Salute Mentale della Contea ma Van Huijten aveva i suoi motivi per conoscerlo e riporre in lui una notevole fiducia. Lo invitò un giorno a visionare Beatrice con il pretesto di una visita di piacere. Percace arrivò e in quattro e quattr'otto la figlia del vecchio fu fuori dal gioco. Non gli ci volle nulla: né costrizioni, né violenza, tantomeno trattamenti sanitari obbligati. Parlarono a lungo, in isolamento e, all'uscita la tizia aveva rinunciato a ogni ambizione sul Centro." "E lei? è rimasto a guardare affiancando il vecchio mentre Percace sistemava tutta la faccenda?" "Mi occupavo dei farmaci. Quando il dottore mi diceva di entrare nel salottino con gocce o pastiglie Io ero pronto. Da quello che so il dialogo tra i due andava di pari passo con l'abbassamento delle difese da parte di Beatrice. E il mio ruolo era quello di assistente, mentre Van Huijten stava seduto in poltrona con davanti un bicchiere di whisky e ghiaccio. All'epoca era un po' diverso da come l'ha trovato oggi." Fletcher ebbe un moto di insofferenza "Com'è possibile che questa drogata che guida con pugno di ferro un centro per alienati mentali ceda all'improvviso, ammetta la sua disfunzione e si faccia da parte serenamente? Lei stesso mi ha detto di essere stato trattato in modo estremamente brutale." Ganopulos si leccò il cocktail dalle labbra e, pregustando quello che stava per rivelare, schioccò la lingua e ficcò i suoi occhi profondamente in quelli di Fletcher "Percace era in netto vantaggio sul sottoscritto. Per certi versi giocava con carte truccate. Quando entrò in questo centro Beatrice era già in ginocchio e spalle al muro. è sempre stato così fra di loro." "Non capisco cosa intenda?" "Sin dalla più tenera infanzia il futuro dottore ha avuto un'ascendente spaventoso su quella sua coetanea, quindi era prevedibile che sarebbe finita in quella maniera una volta che il vecchio avesse estratto il suo asso dalla manica." "Sono cresciuti insieme? I genitori di Percace erano amici di Van Huijten e così anche i loro figli?" Ganopulos si trattenne a stento dal ridere. si comprendeva benissimo che stava pungolando il suo interlocutore sulla corda con un lungo, mal dissimulato piacere. Alla fine si decise a concludere la sua narrazione e vuotò il sacco con un profondo sospiro di soddisfazione :"Ma quali famiglie? Beatrice e Jakob sono sempre cresciuti insieme, e penso sia una cosa normale per due fratelli gemelli." Fletcher rimase folgorato e ricadde in poltrona senza forze. "Quindi Benjamin Van Huijten è il padre di Percace." "Precisamente" Annuì il greco "Annie Van Huijten si separò dal marito quando i figli avevano otto anni e decise di prendere con sé Jakob, senza l'opposizione dell'ex marito. In seguito sposò un oscuro galoppino di banca: Antonio Percace, un italiano, che diede ovviamente il cognome a Jakob." L'Uomo era attonito "Separare due gemelli. Mi sembra incredibile." "Nessuno all'epoca contestò la decisione e una strana giuria affidò i ragazzini a due genitori differenti." "Ecco la ragione dell'abbandono e della follia di Beatrice. La maledetta influenza di Percace. La conosco bene." "Allora capirà anche di essersi ficcato in un ginepraio. Christine sapeva tutto, fin dall'inizio. Ed è stata lei a condurla qui insieme a Peter." Fletcher fece scrocchiare le dita "Mi vuoi fare credere, cialtrone d'un greco, che la mia donna mi abbia condotta dentro una sofisticata e ben dissimulata trappola? Bene" E questa volta s'alzò il piedi definitivamente "Vedremo chi avrà ragione, imbecille. Adesso torno da lei e mi farò dare la sua versione dei fatti. Tu continua pure a goderti il tuo paradiso." (Continua)