Fletcher

# 3


 
ArcencielPotevo seppellire insieme a me questo Agosto passato, smaltato e insano, farmi questo regalomentre si dilata allo sfinimento ogni tipo di fiore, anche quelli abituatialla giusta compensazione. Di solito riuscivo a sanguinare piano,acciaccare in moviola, pungolare il dolore, usualmente rarefacevogli effetti a lungo termine del miocardio.Ora però le stille di lacrime si sono fatte compatte, il ghiaccio che tuttoteneva assieme, ha da sciogliersi,e le campane tremano mentre suonano. Sarà la volontà di un Dioaggrottato o la pedanteria di una falce ben affilata? Non so e rintuzzole frecce verdi di un'età indefinitavenute a ferirmi nel ricordarmiche trascorrono i giorni, e si chiudono a riccio le speranze;forse bagnando troppo il selciatoho scavato le stesse buche in cui sono scivolato; forse,ottundendo i sensi ho chiusoanche la porta che dava sul giardino interno, uguale,sai, a quello dove nutri silenziosa le domande che pongo al silenzio, e dove rinserro in un pugno scarno, volti e pagine disegnateda una linea di vita.