Nella botte piccola

Il volo della gabbianella


Ciò che ti spinge a perseguire una strada è spesso una delle cose più difficili da capire. Soprattutto quando anche razionalmente ti accorgi che quella è la più impervia e pericolosa. Sai che probabilmente finirai per farti del male, ma non ti importa, perchè esiste solo la meta, l'Eldorado. In questi giorni mi  succede questo; mi trovo a continuare per una via irta e tortuosa perchè qualcosa mi dice di farlo; pur consapevole che nel 99% dei casi quella via mi condurrà verso un bel muro grigio, con su scritto il mio nome, eretto apposta perchè io ci batta inesorabilmente il naso. Perchè si sceglie quella strada? E perchè si sceglie di andarci a schiantare? Ci ho pensato un po' stanotte e sono arrivato a due conclusioni. La prima è che l'uomo intelligente (ed io mi ritengo tale) è inconsciamente stupido e pensa che l'autoflagellazione sia un modo per sentirsi meglio e nobilitare se stesso... La seconda, che è ben più ottimista, è che l'uomo per affrontare il domani ha bisogno di sperare, ha bisogno di un obiettivo, anche irraggiungibile, ma pur sempre un obiettivo.. Cito un famoso libro:  "Sai, oggi ho capito una cosa""Cosa?""Che vola solo chi osa farlo"Ho intenzione di volare, anche se poi mi schianterò.Comunque vada, perchè non dimentichi. Questo è veramente importante.