La borsa per tutti

IL 2010 IN BORSA


Auguri per il nuovo anno 2010, perchè e chi sono. Sono un trader dal 1999 per hobby, che ha cavalcato la bolla speculativa del 2000 a perso tutto o quasi nel 2003 e ha smesso a fine settembre 2006. Non voglio aprire un altro sito di informazione economica, bastano i varii Prof... a parlarvi di grafici, volumi, rotture ecc. ma nessuno ha saputo anticipare la recente crisi. E noi piccoli investitori abbiamo in portafoglio titoli caricati con prezzi alti e il capitale fermo. Abbiamo appena varcato la soglia del nuovo millennio e cerchiamo di capire come far fruttare i nostri soldi in maniera conveniente. I Bot non interessano più, con l'ingresso nella moneta unica e la conseguente bassa inflazione abbiamo definitivamente ridotto l'investimento in titoli di stato vedendo i loro rendimenti assottigliarsi sempre di più, salvo pescare obbligazioni di paesi esteri che presentano tuttavia qualche rischio in conto capitale.Tramite i fondi comuni abbiamo trovato uno strumento sicuramente comodo, abbastanza affidabile, sufficientemente diversificato tra molti mercati, ma costellato da molteplici commissioni, misteriosi vincoli che limitano la libertà d'azione, rendimenti non sempre brillanti. I fondi hanno la caratteristica di mediare le tendenze delle singole azioni: rispetto ad una azione fortemente speculativa (es. ultimamente i titoli legati ad Internet) guadagna meno in fase di rialzo ma perde meno in fase di ribasso.Le privatizzazioni succedutesi negli ultimi anni ci hanno abituato a considerare le azioni come un rischio piacevole da correre: a lungo andare hanno evidenziato buoni rendimenti.Chi ha meno pazienza e si sente pronto a speculare ha seguito con interesse gli echi della borsa americana, familiarizzando con il Nasdaq, e le performance delle matricole italiane che ci hanno abbagliato e fatto sognare come pionieri di un nuovo Far West. E soprattutto qualcuno ha messo a disposizione gli strumenti per essere arbitri del nostro destino, offrendo e promuovendo al pubblico il servizio di trading on line: superata la prima fase di diffidenza anche gli italiani potranno giocare in borsa con la stessa semplicità con cui hanno giocato al Totocalcio prima e al Superenalotto poi, anche se con le dovute proporzioni. In tale contesto le stesse banche si sono risvegliate da un antico torpore e hanno dato vita ad una sana competizione dove il cliente può finalmente scegliere tra offerte diverse, può agire con immediatezza, non è costretto a pagare le inefficienze del sistema. Saremo ovviamente chiamati ad informarci maggiormente, a mettere in conto esiti poco fortunati e a ricordarci che l'unico che ha vinto in partenza è l'intermediario.