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Acqua della Regina d'Ungheria

Post n°142 pubblicato il 14 Gennaio 2013 da gosth_inside
 

ACQUA DELLA REGINA D'UNGHERIA:

In un vasetto di vetro mischiare 100 ml di acqua distillata e 25 g di rametti di Rosmarino .

Sigillare il vasetto e lasciarlo a riposo al buio per 2 guorni.

Filtrare e riporre il tonico in una bottiglietta di vetro scuro da conservare in frigorifero.

L'acqua della Regina d'Ungheria va utilizzata mattina e sera tamponando la pelle del viso con un batuffolo inbevuto dopo aver già effettuato le solite operazioni di pulizia.

LO SAPEVATE CHE....

Vuole la leggenda che la Regina Isabella d'Ungheria già settantenne, ricevesse in dono da un'alchimista la formula dell'acqua distillata di Rosmarino e grazie ad essa ritrovasse bellezza e giovinezza tanto che Carlo Alberto giovane Granduca di Lituania la chiese in sposa.

Quest'acqua ancor oggi gode di meritata fama ma in passato era considerata un'eau de toilette dagli effetti portentosi, tanto che non mancava mai nelle borsette e sulle toelette delle grandi dame.

All'Acqua della Regina d'Ungheria si ricorreva anche per disperdere gli umori malinconici.

Scriveva Madame de Sévigné:

"E' davvero divina, me ne inebrio ogni giorno;la porto sempre in tasca.

Consola tutti i dispiaceri."

Vedete a volte i rimedi naturali sono così semplici che nemmeno ci si pensa ed invece eccoli quì, non prendon molto tempo nella preparazione ma regalano davvero sensazioni uniche..

Cinzia

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Commenti al Post:
coccinellaaapois
coccinellaaapois il 14/01/13 alle 17:20 via WEB
haaaaaaa questa te la sgrafinio in tt i sensi!!!! già leggere di alchimia... se capisci ;)
(Rispondi)
 
gosth_inside
gosth_inside il 14/01/13 alle 23:18 via WEB
hahahaah si.. capisco
(Rispondi)
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                                         "Silenzio"

Vi sono qualità incorporee essenze,
cui è data come una duplice vita, che è poi
doppia entità che sempre scocca
e luce, in solida forma e in ombra.

Vi è un silenzio che è duplice mare e riva
corpo anima. Abita l'uno in solitari luoghi,
ricoperti d'erba recente: qualche solenne grazia,
umane memorie e una lacrimata sapienza

gli han tolto ogni terrore. Il suo nome è Mai Più.
È quello il silenzio corporeo: non devi paventarlo!
ha potere in se stesso di nuocere.
Ma se mai un incalzante fato (intempestiva

sorte!) ti portasse a incontrar la sua ombra
(un elfo è, senza nome e frequenta solinghe plaghe,
mai calpestate dal piede di un uomo),
oh, allora, raccomandati a Dio!

Edgar Allan Poe

 

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"Taedium vitae"

Trafiggere la mia giovinezza con pugnali disperati, portare
La chiassosa livrea di questa età meschina,
Lasciare che ogni mano vile saccheggi il mio tesoro,
Immischiare la mia anima ai capelli di una donna,
E non essere che il lacchè della fortuna, lo giuro,
Io non lo amo! Queste cose sono meno per me,
Meno della lanugine di cardi sull'aria estiva
Che non ha seme: meglio stare in disparte
Lontano da questi calunniosi sciocchi che beffano la mia vita
Senza conoscermi, meglio il tetto più vile
Adatto a ospitare il più umile veltro,
Che tornare a quella rauca grotta di conflitti
Dove la mia bianca anima per la prima volta baciò la bocca del peccato.

 Oscar Wilde

"Ad Arthur Rimbaud"

Mortale, angelo e demone, vale a dire Rimbaud,
tu meriti il primo posto in questo mio libro,
benché uno sciocco imbrattacarte t'abbia trattato da debosciato
imberbe e mostro in erba e studente ubriaco.

Le spirali d'incenso e gli accordi di liuto
segnalano il tuo ingresso nel tempio della memoria
e il tuo nome radioso canterà nella gloria,
perché mi hai amato come bisognava.

Le donne ti vedranno gran giovanotto forte,
bellissimo d'una bellezza contadina ed astuta,
molto desiderabile, di un'indolenza audace!

La storia ti ha scolpito trionfante sulla morte
e fino ai puri eccessi amante della vita,
poggiati i bianchi piedi sulla testa dell'Invidia!

Paul Verlaine

 

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