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Post N° 2

Post n°2 pubblicato il 24 Luglio 2006 da ipazia370_415
 

Ok. Penna - fatto;bicchiere di latte – fatto; biscotti da inzuppare – fatto; ciabatte sotto il divano – fatto e rifatto;porta Ciddi-eccolo;fermaglio reggi frangia?  Oddio oddio ...non c’e,neppure un nastro , un elastico, nulla .
Corsa verso il bagno.
Dov’ero rimasta? Si ora è tutto pronto, caramelle comprese, si parte!.
Solito rituale rumoroso, bizzoso,scricchiolante, clic-cloc,viiiiiiii..
Dove siamo ...ProgrammiMmmmmIcrosofTTCcccchat:aperta.
Mi piacerebbe dire che fu indimenticabile, e in un certo senso lo fu. Erano passate solo  poche ore e già stavo entrando nel nuovo mondo cibernetico, navigavo in un qualche mare sconosciuto e m’intrattenevo a conversare con il mondo intero.
Avevo scelto come nik-name "Nuvola",  una stanza dal nome singolare”Italia”, li incrociai quella che poi seppi essere un’avventura tutta da ridere.
Mi apparve all’improvviso una scritta: -ciao-.
Risposi: ciao chi sei?
Lo sconosciuto mi scrisse: Mikymouse.
Osantiddio uno che s’e dato il nome di un fumetto, pensai.
-Sono uomo e scrivo da Roma-  continuò imperturbabile.
-Io sono una donna e scrivo da casa mia -risposi con un sorrisino storto.
-Mi racconti di te?- continuò il fumetto virtuale.
-Certo –risposi……mi chiamo Ludovica, lavoro urlando a gola spiegata nel telefono aziendale di un anonimo ufficio, ”No signora , il titolare non c’e, non c’eeeeeeeeeeeeeee, non ceeeeeeeeeeeeeeeeeee, mi sente?Lo faccio tutti i giorni ed ogni settimana c’ho la laringite, ma tutto sommato mi piacee e tu?"-
Io sono Marcello, qui mi chiamano “Marcello-er-porcello”, spero non ti spaventerai, sono una brava persona il nik non ti deve preoccupare.
Francamente mi stavo preoccupando fin dalle pime sillabe di:”Sono Marcello-er-.....”, ma non osavo scriverlo cosi lo lasciai continuare.
-Sai Ludovica , hai un nome  sofisticato devi essere una persona davvero speciale, cosi mi permetto di raccontarti dime e di un mio “problemuccio”.
Niente di brutto s’intende ma, prima di continuare quest’amicizia vorrei davvero aprirti il cuore.-
-Sono lusingata Marcello, ti ascolto, dimmi-.
-Nuvola Ludovica, ci seiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii?-
-Si sì Marcello”er-porcello” ci sono, ti leggo con attenzione raccontami tutto-.
-Vedi  cara Ludovica, io sono sposato da oramai diec'anni e di mia moglie non mi stanco mai.
E non solo di lei. Questo è il problema.
Adoro tutte le donne.Mia moglie l’ha capito. S’è da prima arrabbiata poi incazzata come una biscia, ha sbraitato, spaccato i piatti buoni , minacciato il divorzio , la secessione, ha pure lanciato il matterello di sua madre:l’ho schivato per un pelo.
Cosi mi sono convinto  d’aver bisogno d’aiuto e mi sono rivolto ad una dottoressa la quale mi ha fatto parlare parlare parlare .....eppoi mi ha rilasciato questo foglio: leggilo –
-Dopo la parola” leggilo” sul monitor era comparso un messaggio che diceva cosi: vuoi ricevere  il file di Marcello-er-porcello? Non potevo fare altro che dire SI.-
Lessi incuriosita:
Dipartimento di studi ambientali
Ricerca  sulle fantasie chattiche dei giovani maschi italiani di cultura medio-superiore
Fascicolo n 20 .
Cominciamo con una descrizione fisico-pato-gnomica intesa a mostrare  in dettaglio tale identità , usando come riferimento  la descrizione fisica.
Nome del soggetto: Marcello Dell'Orto
Età presunta: 35 anni, altezza 1.85 peso 83 kg.
Cranio ben sviluppato ricoperto da peluria nera , morbida al tatto, folta, forfora assente
Fronte: spaziosa solcata da alcune sottili rughette dette d'espressione.
Occhi:  neri, piccoli, vivaci, mobili-
Naso: ondulato.
Bocca: morbida, dentizione presente, lingua  abnormemente sviluppata,
arrotolata su se stessa, mobile
Mento: normale è presente  una certa ruvidità  al tatto.
Collo: nella norma
Torace: ampio, capezzoli presenti 2…
Braccia: asimmetriche ( tennis)
Mani: sottili e mobili, unghie integre, assenza totale di collosità.
Ombelico: infossato
Parti intime: presenti( tutte)
Si rileva di sesso maschile, normodotato, rilevante peluria riccioluta.
Gambe: n2
Piedi: scarpe n. 43, dita  ed unghie rotonde, il pollice in evidenza con unghia piatta parzialmente rosicchiata.
Dalla descrizione appare evidente un  particolare anatomico che contraddistingue  il soggetto, cioè una la lingua abnormemente sviluppata.
È chiaro che un’approfondita analisi è d'uopo, onde evitare un errore diagnostico.
Ma passiamo direttamente al paziente, cosi ama descrivere le sue fantasie.
Dottoressa io ho diversi tipi di fantasie , il più ricorrente riguarda le donne e certamente più di una. Mi abbracciano, mi toccano,  mi tirano fuori  quel mio "coso" infernale e se lo sfregano tra quei loro grossi  seni  dalla pelle di lucertola. Continua  concitato, la pressione gli sale, il volto assume un espressione ebete: Non so dove l'ho letto, ma il sesso “o è un’attività, o una condanna “.E allora io sono un condannato a morte!
Dottore al solo pensiero mi suda il cervello.
Vedo donne  ovunque, sopra di me, sotto di me, appese al soffitto come  grosse mortadelle di Bologna, mi allungano le braccia vogliose bramose violente.
Scoppia  la voglia di rotolarmi come un  animale a due sessi o anche  tre, con tutte quelle  che mi  passano  vicino, anche la moglie del pescivendolo  che puzza d'aringa.
Continua: per tutto il tempo io ascolto, ascolto il mio "coso" tutto teso fremente bramoso,poi finalmente quando sono a casa la sera  , poco prima di andare a letto,mi concedo alle più sfrenate fantasie, abbasso i pantaloni del pigiama per stanare la belva e dargli finalmente voce, ma  ecco l'elastico si aggroviglia, mentre  armeggio mi scappa  la ciabatta sotto il letto,l'unghia del pollice  si spezza( succede il 99% delle volte ) , mia moglie che mi chiama ....Dottore a  questo punto tra me  e me  impreco al soffitto litanie diaboliche.
Vola  una due, alla volta anche tre bestemmie a denti stretti, recupero la ciabatta per l'eventuale fuga, strappo di colpo le sbarre di quella prigione di stoffa liberando il puledro imbizzarrito e immagino, immagino, immagino ...d'essere in bagno.
Mi vedo dall'alto guardare  in faccia il muro di piastrelle grigio-perla con occhi stralunati, che io definisco arrapatissimi.
Sto con le  ginocchia  inginocchiate e le caviglie  attorcigliate, sono uno Yogi tibetano che nell'ombra  materializza  la sagoma flessuosa di una  donna dai capelli scuri, lunghi, filiformi; lei è sensuale come la réclame di una cosa da leccare  e mi sta davanti  è tutta per me.
Lentamente s' accuccia  si agita ansimando contro la vasca da bagno  è come un'anguilla appena tolta dall'acqua.
E' irresistibile dottoressa mi creda.
Scendo dal soffitto veloce e agile come un cobra.
Lo Yogi tibetano che c'è in me si trasforma nel più fruibile  Rocco Siffredi nostrano. Sputo il resto della  sigaretta ormai spenta che mordicchiavo tra denti  e mi organizzo.
Le mie mani mutano, ora sono lunghi  tentacoli  e  la salivazione  è quella di un trombettista jazz.
Mi  fiondo su di lei  che rassomiglia  di più ad  una torta di compleanno piena fragole che ad un’apparizione sesso-protoplasmatic-gnostica.Allungo le dita , pardon i tentacoli, infilandole dappertutto. Scorrono sulle natiche bianche e rotonde, le insinuo un barbiglio da pesce gatto in mezzo alle cosce  frugandola  delicatamente a cercare i peluzzi riccioluti, eppoi  appena più in là il  bagnaticcio sotto un ridottissimo triangolino di stoffa blu notte.
La mia  fantasia  vola come un pallone  metereostatico pieno d’elio: io stesso sono fatto  di gas.
A questo punto di solito mi viene sete, fame, voglia di assaggiare tutto di lei  che  si  porge in totale abbandono. 
Invece sta  prendendo l'iniziativa e lo  cerca, e lo vuole con foga sempre maggiore.
Me lo prende nella  mano, lo  accarezza, ci gioca Dottoreeeeeeeeeeeee........
Non so perché ma ogni volta sistematicamente mi viene voglia di ridere, ma resto serio...anzi serissimo, lei aspetta lì tremula e calda come una frittella appena fatta.
Ora mi scosto,la giro  le  afferro i seni appesi come due pere mature.
Sono sopra di lei le ansimo di felicità addosso, sbavo leccandole  la nuca, le sposto i capelli con la bocca sputacchiandone una un po’, mordicchio tutt'intorno come un lupo affamato. La mia enorme ed oblunga lingua le cinge il collo a  mo di sciarpa,  la lecco e la sfrego , la sfrego e la  succhio mangio palpo sudo , la pressione mi sale, il cuore batte.Sto per morire , lo sento!
Il paziente in evidente stato confusionale si asciuga la fronte sudata e continua nel suo racconto.
Amo usare la mia lingua dottoressa, ed essa è amata dalle donne, cosi come a me piace che loro usino la loro su di me in ugual misura.
Smanio per le ammucchiate etero-omo-bi-zoo-sessuali e  mi aiuto con fantasia o con i giornaletti e spesso anche col Pc.
Poi sento una specie di marea che mi sale mi sale  mi sale ...da qui fin li, cioè mi spiego meglio:dalle budella alla testa eppoi ancora alla pancia alla testa , poi fa un giro strano passando per le orecchie, divento tutto rosso  e scoppio.
Un liquido caldo le scivola addosso e lei ( quella di prima..la visione ) se lo spalma come crema pasticciera  sul viso sui capelli  imbigodinati ,sul seno prosperoso ,poi lo porta  voracemente  alla bocca ingoiandolo come farebbe una lucertola  con un  moscerino.
Non mi chiedo se le piace, ma a questo punto  appago  il mio appetito.
Srotolo e riavvolgo a seconda del caso,la mia enorme lingua per fare quello che fa il calabrone , cioè succhiare, tutto quello che  ancora mi resta di lei ,cespuglietto e bacche  comprese.
Sono davvero bravo lo sa?
Ho la naturalezza di quelli che quando  si  fermano al semaforo rosso scendono e scopano la signorina della Panda bianca  targata Milano prima che ridiventi verde,cosi non ho il tempo di prendere le cose sul serio o di pensarci troppo.
Nella mia mente riecheggiala l'eco della mia voce che dice:  baby vero che ti sto facendo impazzire?
Nessuna violenza :Quindi nessuna vergogna.
Mi viene voglia di cioccolata calda  , degli arancini di riso del Mc Donald, di pizza secca  che mi ricorda tanto casa.
Penso al mio stomaco che tra due anni strapieno di buchi come un campetto di minigolf.
Dottore, non faccia quella faccia da luna paciosa ,ho sempre voglia di cibo quando sto con una donna.. è grave?
Fin qui la 1 parte della seduta... dottoressa Vattelepesca Samantha
Anche per me era troppo per la prima sera, con una scusa salutai il “porcello” e chiusi tutto bofonchiando.

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