LA GRANDE BELLEZZA

La Primavera secondo Arcimboldo


*"Eppure un guizzo solo di primavera basta a rendere allegra l’anima vedova, a mutare in panni di esaltata Arlecchina queste ostinate gramaglie"Gesualdo BufalinoScrittore, poeta e aforista - 1920/1996 - Sicilia*
 "La Primavera" - 1573 - Madrid - Real Academia de Bellas Artes*La fortuna di Giuseppe Arcimboldo, Arcimboldi o Arcimboldus - come risulta in alcuni documenti,  è legata ai numerosi ritratti impropri ricavati dall’accostamento di elementi naturali: fiori - come nel caso di questa Primavera, frutti, animali, pesci, o prodotti dell’uomo, che, accostati, realizzano  un volto umano che crea stupore in che le osserva. Giuseppe Arcimboldo nasce a Milano  da una famiglia di pittori. Lavora con il padre nel cantiere della fabbrica del Duomo e viene rapidamente notato per le sue capacità tecnico-compositive. Nel 1562 è chiamato a Praga  al servizio di Ferdinando I,  imperatore del Sacro Romano, per il ritratto della famiglia imperiale, e si trova immediamente in  sintonia con l'imperatore che, oltre ad altri ritratti, realizza una prima serie delle "quattro stagioni": primavera, estate, autunno e inverno che, all'ininizio di ogni stagione, non mancherò di farvi conoscere per poter essere commentate.Il lavoro di Arcimboldo suscita notevole interesse nell’ambito della corte e, dopo la prima, dipinge  un’altra serie di quattro stagioni, nel 1572-1573, mentre ha già sperimentato altri volti compositi, come la personificazione di mastieri, come ad esempio il bibliotecaio e il cuoco, o elementi come l'acqua, dove prevale la dimensione giocosa dell'inganno ottico. Contemporaneamente alla pittura, essendo dotato di un'intelligenza creativa geniale, diviene responsabile dell’organizzazione di feste principesche – lo stesso incarico che era stato assegnato a Leonardo alla corte di Francesco I di Francia –  ed è nominato consulente artistico per la formazione delle collezioni imperiali.    Nel  1587, ormai avanti negli anni, e dopo essere stato insignito  del titolo di Conte palatino, torna a Milano, sua città di origine, dove muore nel 1593, anno nel quale iniziava a sorgere  il genio di Caravaggio.*
"Il Bibliotecaio" - 1570 - Svezia - Castello di Skokloster*
"Il Cuoco" - 1570 - Stoccolma - Nationalmuseum*
"L'Acqua" - 1568 - Vienna - Kunsthistorisches Museum