Creato da: primaguerra_mondiale il 01/08/2010
I giorni di guerra raccontati nei diari dell'epoca.

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30 novembre 1917 diario di guerra

Post n°2 pubblicato il 01 Agosto 2010 da primaguerra_mondiale
 

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    30 NOVEMBRE 1917 - DIARIO DI GUERRA

    E’ subito un viavai di uomini che si recano al Municipio. Tutti gli abili non esonerati vengono caricati sui camion e portati nei paesi vicini a costruire trincee e linee di reticolati.
    Un aereo si incendia e cade vicino a Villa Guillion a Biadene. Poi si scatena una zuffa a suon di botte fra soldati italiani e inglesi: amor di alleati…

     
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    Post n°1 pubblicato il 01 Agosto 2010 da primaguerra_mondiale
     

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    30 NOVEMBRE 1917 - DIARIO DI GUERRA

    E’ subito un viavai di uomini che si recano al Municipio. Tutti gli abili non esonerati vengono caricati sui camion e portati nei paesi vicini a costruire trincee e linee di reticolati.
    Un aereo si incendia e cade vicino a Villa Guillion a Biadene. Poi si scatena una zuffa a suon di botte fra soldati italiani e inglesi: amor di alleati…

     

    27 OTTOBRE 1917 - DIARIO DI MARIO FIORE
    Sabato – 27 ottobre – ore 7. (da M. Berico – Vicenza)
    Si rivivono i giorni dell’offensiva austriaca nel Trentino. L’altipiano di Bainsizza è già sgombrato dalle nostre truppe: le conche del Plezzo, di Serpenizza, di Caporetto, del M. Nero sono nelle mani dei Tedeschi.

     

    22 DICEMBRE 1917 - DIARIO INVASIONE

    22 DICEMBRE. - Sono desolanti le narrazioni che si odono dalle famiglie spogliate letteralmente di tutto dalle truppe sparpagliate nella campagna : ci si sente gonfiare il cuore. Non istarò a raccogliere episodii: sono fatti ormai generalizzati e pressoché identici. Farò menzione soltanto di mia sorella T . Bottàn donna moderata in tutto , riservata , di specchiate virtù cristiane. "Se ne sono andati (fuori di casa) ieri quegli invasori, mi disse. Sono proprio barbari, sono crudeli al segno che nessuno avrebbe mai pensato. Dopo d' essersi insediati in casa da padroni costringendoci in brevissimo spazio ci hanno distrutto ta stalla (che era copiosissima) , il fienile , la legna da ardere , ci hanno distrutto il pollaio (oltre trecento capi ) , il granaio , i cereali, i legumi , tutto. Ci hanno scannato sotto gli occhi dieci maiali , tutti da macello , senza darcene un bricciolo da assaggiarli, senza darci in cambio un solo pugno di sale. Mio cognato poi è stato trattato peggio : fu messo senz' altro fuori di casa, non lasciandovi ora che i quattro muri spogli. Se ne sono andati… , ma in sostituzione si attende la cavalleria . ,, Accompagnata da una bambina, per strade rese impraticabili, essa oggi si è recata alla casa paterna per medicare, dirò cosi, un pugno di sale e qualche chilo di farina.

    Questo non è che un saggio di quanto accade pressoché dovunque. Queste popolazioni buone e generose che ci hanno largamente sovvenuto nelle nostre necessità, ora bussano alla porta del convento coll' espressione della sofferenza e della costernazione sul volto, mendicando una scatola di zolfanelli, un pezzetto di candela, un chilo di farina, un pugno di sale..., e siamo nell’impossibilità di poterle aiutare tutte all’ infuori che con una parola di conforto e con una fetta di polenta, della quale continuiamo e continueremo la distribuzione sino all' ultimo granello , fiduciosi in Dio , e orgogliosi di aver fatto del bene, poco, si, ma tutto quello che era in nostro potere.

    " Padre, un pugno di sale, ,, mi pregavano ieri due donne. Non siamo più padroni in casa nostra, risposi, non ne abbiamo : ma vedrò se il cuoco militare, che ora comanda nella nostra cucina, vi vorrà fare questa piccola limosina. E’ un boemo, e l’ha fatta.

    Mi vado confermando ogni giorno più che quanto è stato pubblicato in questi tre ultimi anni sul contegno delle truppe invasore del Belgio e della Serbia, e che io credevo molto esagerato, è poco in confronto di quanto accade tra noi. Chi non vede non crede, né può credere che un popolo reputato civile possa giungere a tanto.

    * Oggi è cominciata sotto pena d' internamento la " requisizione ,, della mano d’ opera civile dai quindici anni in su per lavori sulle strade : mano d' opera senza retribuzione non solo , ma anche senza il vitto. - " Requisizione, ,, cioè deputazione ai lavori forzati.

    * Si ode spesso la fanfara dei militari, dominata da rombi come da grossi colpi martello sopra una caldaia di acciaio : musica dura come le loro teste e le loro anime .

    * I primi giorni che gli ufficiali dell' ospedale 808 (cui si unirono quelli dell' 807, (ospedale di riserva) stabilirôno la loro mensa in convento , si lagnavano che il locale era freddo e pareva si fossero determinati ad abbandonarlo. Avvenne invece una selezione tra di loro : I tedeschi (osp. 807) si separarono dai boemi (osp. 808) e il freddo disparve.

    * Un singolare contrasto si nota tra la pulitezzâ personale degli ufficiali e il sudiciume dei soldati. Lo stesso contrasto si nota tra il trattamento annonario di questi e di quelli. Ciò non ostante è singolare , e per me inesplicabile la soggezione e assoggettazione incondizionata di questi soldati ad una vita di privazioni e di sofferenze, che dal canto mio giudicherei fisicamente insopportabili. Un altro fatto notevole di psicologia tedesca è che laddove queste truppe risultanti da ben dieci nazionalità, le quali più che spesso non s’intendono tra di loro, sono poi compatte nella condotta della guerra e nell’ odio contro di noi.

    Giacché sono sulla via di prender nota di contrasti , in omaggio alla verità e alla giustizia ne va menzionato ancora uno, ed è il contrasto stridente tra il carattere barbaresco dell' esercito operante e l'umanità degli ufficiali sanitari. Dico di quelli che sono a mia conoscenza. Oltre le cure coscienziose e disinteressate che prestano indefessamente ai loro malati, essi si prestano con eguali premure e disinteresse anche per i borghesi, cui danno indistintamente , ricetto nei loro ospedali. E’ questa una bell' opera di umanità e di carità che compiono con entusiasmo anche a domicilio verso questo popolo abbandonato, opera di cui . meritamente si gloriano. " Vedranno cosi, dissemi il Maggiore Sign. E. Wagner, boemo, con un sorriso di compiacenza " come un buon padre, che non siamo poi tanto barbari. ,, Verissimo : ma questo acuisce maggiormente il contrasto. Se il Comando della truppa operante conducesse la guerra, non dico con eguale bontà, ma con un po' di umanità, con tutto il cuore diremmo bene di tutti. - Quanto per me sarebbe bello potere, senza mentire, dir bene anche dei nemici !

     

     
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