In memoriam

Post N° 28


GLI ANIMALI, VITTIME INNOCENTI DELLA GRANDE GUERRANelle guerre, gli animali trucidati sono forse i veri innocenti. Dopotutto, cosa c’entrano loro con le risse fra i branchi della specie umana? Un soldato di cavalleria della Grande Guerra, il tedesco Ernst Johannsen, si ribellò agli imbecilli che svalutano la vita degli animali e diede voce a chi non ne aveva. Il reduce scrisse “Memorie di guerra di un cavallo”, pubblicato ad Amburgo nel 1929, immaginando il punto di vista di un equino. Ecco come il cavallo ricorda, nella fantasia di Johannsen, la cannonata che sventra un suo simile: “A una nuova vampata vidi le sue interiora attorcigliarsi come un viluppo di serpi. Con un terribile gemito si risollevò sulle ginocchia e nel tentativo di fuggire calpestò le proprie viscere. Ricadde a terra e cominciò a lamentarsi. Gemeva come mai udii da un mio simile”. S’immagina poi una preghiera rivolta dall’animale al Dio dei Cavalli perchè liberi la Terra dalla presenza dell’umanità: “Grande Stallone e Dio Hi-hi-hu, che ti trovi nei pascoli dell’Aldilà (...) Distruggi l’uomo! Distruggi l’uomo! Grande Stallone e Dio Hi-hi-hu, onnipotente ed eterno, guarda a tutti gli stalloni, alle cavalle, ai puledri oltraggiati e dominati dal demone di questa terra. Liberaci!”. Chissà cosa avrebbe scritto Johannsen vedendo l’inquinamento odierno...