ADDIO AD ANTONIO CARTA, 107 ANNI, IL PIU' ANZIANO SOLDATO DELLA BRIGATA SASSARI Ci ha lasciato la notte tra il 5 e il 6 giugno a Mores (Sassari) il più anziano soldato della gloriosa Brigata Sassari, il caporal maggiore del151esimo fanteria, Giovanni Antonio Carta. E’ stato, come egli amava spesso ricordare con orgoglio, l’ultimo dei 100mila sardi che aveva partecipato alla campagna di Guerra del '15-'18, quando furono mobilitate le classi dal 1876 al 1899, per un totale di 5.000.000 di uomini. Lo scorso 28 dicembre Carta aveva festeggiato il suo compleanno in compagnia del comandante della Sassari, generale Luigi De Leveranno, e del ministro della Difesa, Arturo Parisi. Il ragazzo del '99 in quell'occasione aveva raccontato con commozione di aver compiuto i suoi 18 anni in prima linea, combattendo con i colori del 151esimo sull'altipiano di Asiago sul Piave. Carta è stato negli ultimi anni un vero e proprio monumento vivente, con una lucidità sorprendente, spesso attorniato da giornalisti e fotografi ma anche da tanti giovani, con i quali amava ripercorrere i tempi passati. Con lui se ne va un altro pezzo di Storia.
Post N° 32
ADDIO AD ANTONIO CARTA, 107 ANNI, IL PIU' ANZIANO SOLDATO DELLA BRIGATA SASSARI Ci ha lasciato la notte tra il 5 e il 6 giugno a Mores (Sassari) il più anziano soldato della gloriosa Brigata Sassari, il caporal maggiore del151esimo fanteria, Giovanni Antonio Carta. E’ stato, come egli amava spesso ricordare con orgoglio, l’ultimo dei 100mila sardi che aveva partecipato alla campagna di Guerra del '15-'18, quando furono mobilitate le classi dal 1876 al 1899, per un totale di 5.000.000 di uomini. Lo scorso 28 dicembre Carta aveva festeggiato il suo compleanno in compagnia del comandante della Sassari, generale Luigi De Leveranno, e del ministro della Difesa, Arturo Parisi. Il ragazzo del '99 in quell'occasione aveva raccontato con commozione di aver compiuto i suoi 18 anni in prima linea, combattendo con i colori del 151esimo sull'altipiano di Asiago sul Piave. Carta è stato negli ultimi anni un vero e proprio monumento vivente, con una lucidità sorprendente, spesso attorniato da giornalisti e fotografi ma anche da tanti giovani, con i quali amava ripercorrere i tempi passati. Con lui se ne va un altro pezzo di Storia.