GrafoLAUREANDI?

Post N° 249


Tempo fa consigliavo libri. Perchè non rievocare le vecchie abitudini? Oggi vi propongo (esame di Herald permettendo yak yak yak) "La casa delle belle addormentate" di Yasunari Kawabata (mica pizza e fichi: è stato nobel letteratura nel 1968, e vergognosamente in occidente nessuno lo conosce). Il protagonista è il vecchio Eguchi, che si reca abitualmente in uno strano postribolo dove i clienti possono a pagamento dormire accanto a delle misteriose ragazze narcotizzate. Dello stesso autore vi consiglio anche "Prima neve sul Fuji" (è un Oscar Mondadori), una raccolta di racconti brevi molto affascinanti sulla "fragilità dei sentimenti, la caducità della bellezza, la passione che prorompe torbida e impetuosa, sullo spietato incalzare del tempo". Se invece volete ridere un pò vi consiglio, sempre nell'onda nippofila di questi consigli di lettura, "Asakusa Kid", di Takeshi Kitano. Non ricordo se l'ho già consigliato, comunque vi copio un passo di questo libro spassosissimo (in cui l'autore racconta i suoi esordi come comico in un night di Tokyo) così magari vi incuriosisce. "A dispetto della mia promozione dal posto di addetto all'ascensore, il mio salario di glorioso direttore di scena era stato aumentato di soli 500 yen: ne guadagnavo solo 1500 al giorno, lavorando tutta la giornata. Al mattino passavo al Blondy, il bar che si trovava esattamente di fronte al Français, dove mangiavo dei toast a 250 yen; a mezzogiorno mettevo a tacere la fame con una ciotola di soba con tempura, il tutto a 100 yen: mangiavo in piedi all'Ippachi, un bistrot dietro al negozio di scarpe Opera, e poi compravo le sigarette. Alla sera bevevo qualche bicchiere di chuhai. Tutto qui.Non mi restava un soldo. Ecco perchè andavo in giro con un'aria da cane randagio, magro e affamato." (Takeshi Kitano, "Asakusa Kid", Oscar Mondadori)