La logica del dono

Il bacio: desiderio d'intimità


DAL CORSO DI ANTROPOLOGIA FILOSOFICA
 Posare le labbra sulla pelle o sulle labbra dell'altro potrebbe essere un atto di divorare. La bocca è un'apertura che serve, in primis, per ingerire. Il bacio però è la spia di un altro atteggiamento e comportamento.Significa la vittoria del desiderio sull'appetito. Baciare significa esercitare una prossimità  che è ancora più grande della carezza o dell'abbraccio.La pelle delle labbra è più sensibile di quelle delle mani o delle braccia. Dalle labbra la vita interna del corpo affiora. Abbandonarsi al bacio significa voler "assaggiare" l'altro, conoscere il sapore della sua saliva. Il crescere del desiderio porta al superamento dell'ordinario disgusto legato a tali contatti.L'esperienza ci dice che il bacio sulle labbra è un cominciamento. Il bacio è un momento essenziale dei gesti di tenerezza. Annuncia il combaciare e il congiungersi dei corpi.
 Baciarsi, conoscere il gusto dell'altro, delle porte del suo corpo, dell'intimo palpitare della sua vita che, in quel momento, non è più solo sua ma NOSTRA.Il bacio è un costitutivo essenziale dei gesti di tenerezza, ma, come tutto ciò che è umano, è anche ambiguo. Chi dimentica il bene ricevuto, chi dimentica la mano che l'ho accolto, chi dimentica la benevolenza con cui è statto avvolto, finirà per dare all'"amato" il bacio di Giuda. Nel nostro tempo, in cui la tastiera e il computer comandano la nostra libertà e con un SMS si cancellano le relazione amorose e amicali, serbare la memoria di chi ci ha fatto del bene è essenziale per non tradirlo, per non consegnarlo, con un bacio, alla morte. Il bacio: scambio di respiri, di saliva...