La logica del dono

Tra surrealismo e grottesco.Da Assisi i fioretti del Terzo Millennio


 E' un vecchio frate, direi più che millenario. Nessuno sa quando è nato né da quando è al Sacro Convento. C'è qualcuno che dice che è qua dal Medioevo, dal tempo delle crociate e che pure è stato compagno di Buenaventura e Scoto. Insomma qualche volta si esagera ma nel caso del vecchio mi sembra vero.  Lui stesso racconta che quando i tedeschi hanno occupato Assisi, lui era in Basilica. Il vecchio ha conosciuto il capitano che ha portato un mazzo di fiori (rose) a san Francesco prima della ritirata delle truppe tedesche. Ogni tanto, quando ha voglia di parlare, racconta cose che solo un frate più che millenario può sapere. Ecco perché viene il sospetto che quando Gregorio IX ha messo la prima pietra della Basilica, lui era già tra i primi operai.Mangia sempre nello stesso posto, inchiodato al tavolo da secoli, come il Padre eterno è inchiodato all'eternità.  Se Dio è felice nel tempo senza tempo, penso che per un uomo, essere incollato all'eternità, non deve essere una questione molto semplice e gioiosa. Il vecchio però resiste imperturbabile il passo arrogante e impietoso del tempo. Cronos divora tutti i suoi figli ma forse il vecchio non è più digeribile.Mi avvicino al suo tavolo. "Come va vecchio?"E caro giovanotto tiro a campà. Prima o poi me ne vado anche io.Davvero?- dico. E' un ritornello. I frati ti hanno sentito dire queste parole un sacco di volte, ma sei aggrappato alla vita peggio di Dorian Grey.Chi?  Lascia perdere vecchio.Si è meglio. La letteratura profana non va per me.Senti vecchio, negli ultimi venti anni sono passati almeno duecento frati e sono già tutti morti ma tu sei ancora in piedi. Hai seppellito tutti quanti: vecchi e giovani.E si, che voi che faccia. Benedico coloro che se ne vanno.Ma tu, vecchio mio, non pensi che già è ora?Sai, il padre eterno non mi chiama, io sono pronto ma lui mi risparmia.Tu credi vecchio? Mi sembra che ti ha chiamato un paio di volte e hai fatto il fesso.Tu pensi questo?S¡, lo penso e lo credo perché sordo non sei.Invece sì! Lo sono da tempo.Non sembra, perché la campana per mangiare l'ascolti ogni giorno e sei più che puntuale. Non ti ho mai visto saltare né un pranzo né una cena, per non parlare della colazione. Credo che quando ti sta bene ascolti e quando non ti sta bene fai il sordo.Dimmi giovanotto, sei infastidito o invidioso della mia longevità?Beh se devo dire la verità - una virtù che non ne ho da tempo - direi che sono piuttosto "incuriosito"Perché incuriosito?Mi domando perché sei ancora tra noi. Le anagrafi del  Novecento non hanno registrato la tua nascita. Vieni dal Medioevo o dalla guerra napoleonica e campi ancora. Come fai?Come faccio? Prego e sono casto e obbediente.  E' vero, ma Gesù e Francesco pregavano, erano casti e obbedienti e tutte e due se ne sono andati presto, in un batter d'occhio. A confronto con la tua, le loro vite, sono un lampo. Sai che un amico mio , - si chiama Dostoevskij - , diceva che vivere più di 70 anni è immorale? Tu hai raddoppiato  questa età.Si lo so, ma sai che Dostoevskij era un mascalzone ubbriacone e giocatore d'azzardo, combinava un sacco di guai? Il russo amico tuo non è molto credibile quando parla. Forse era sotto l'effetto dell'alcol. E poi, che devo fare se il Padre eterno non mi chiama?Non so, forse pregare di meno, fare qualche peccatuccio. Avere un vizio capitale.Il mio vizio, se così si può chiamare, è dipingere.Lo so, hai fatto alcuni lavori interessanti ma con questa scusa di essere un artista ti sei ri-legato più all'arte che ai frati.E' una vocazione, caro giovanotto.Si, ma pure un nascondiglio.Vuoi giudicare la mia vita?No! figuriamoci! Ma arrivano voci...sai... Pettegolezzo caro giovane. Invidia, direi.Mmmm, non so vecchio.  Vox populi vox Dei.Il popolo fascista e nazista ha voluto  la guerra, anche questo è Vox Dei? Hai ragione vecchio, ma tu trovi sempre il modo di cadere in piedi, come i gatti. Non mi dispiace però mi fa insospettire. Capirai!E poi, dimmi vecchio, che fai qua? Non sai che un tizio che si chiamava Nietzsche, alla fine del Novecento ha detto che "Dio è morto"? Pure i papi ultimamente danno la dimissione. Ratzinger, stanco e smarrito, ha piantato tutto.Si, lo so. Non è la prima volta che un papa abbandona la nave. Non c'è più religione neanche in Vaticano. E poi a questo tizio, come si chiama...si Nietzsche, dopo ciò che ha detto, le cose non sono andate per lui in porto. Ho sentito dire che è finito in manicomio ed è morto pazzo.Certo, vecchio. Ma, dimmi la verità, tra il manicomio e i nostri conventi non è che la differenza sia tanto grande. Non ti pare?E sì, hai ragione giovanotto.Senti vecchio, già che parliamo di manicomio, sai cosa diceva Voltaire dei frati?No.Diceva: "Si incontrano e non sanno da dove vengono; mangiano nella stessa tavola e non si parlano mai, vivono insieme e non si conoscono, muoiono e non si rimpiangono".Bella foto della nostra vita! Ma Voltaire era illuminista e, come facciamo con i comunisti, dobbiamo sospettare delle sue critiche.Vecchio, ogni tanto fa bene ascoltare gli uomini. Dio parla attraverso la loro bocca. Illuminismo e socialismo, nonostante il loro ateismo ed eccesi, hanno contribuito ha depurare la nostra fede, ci hanno spinto a guardare in faccia un Dio che, in tanti aspetti, non era altro che una proiezione umana, costruzione nostra.Hai ragione, ma io sono della vecchia guardia, sai! Sono sordo alla voce della sirena illuminista e comunista. E' meglio ascoltare la voce della tradizione. Un Pio IX, un Innocenzo III, che ha indetto la quinta crociata, un Pio XII.. Ecco la cristianità giovanotto. Oggi tutto è negoziabile. Ai miei tempi....E anche Bergoglio mi sembra un po' morbido, poco ortodosso, quasi quasi fuori della tradizione....Ma vecchio, la tradizione non vuol dire mantenere viva le cenere bensì trasmettere il fuoco, come ci ha ricordato poco fa papa Bergoglio. La tradizione che tu mantiene - e mi fa piacere - è la tradizione degli spaghetti.  A proposito vecchio, vedo che mangi molto bene. Praticamente tutto.Beh, tutto.... un po di questo, un po di quello, ma prendo un sacco di medicine. - E con il dito il vecchio segnalò una scatola che conteneva più medicine che una ditta farmaceutica americana.Si vecchio, so che consumi un sacco di medicine; l'economo dice che spende una valanga di soldi con le tue ricette. Non hai mai pensato che con questi soldi un bambino africano mangia per dieci anni o forse di più?Non posso pensare a tutto, caro giovanotto.Vedi vecchio, cadi sempre in piedi.Mi hanno detto che piú di un paio di volte, in quest'ultimi anni, hai visto la parca da vicino. Crepavi vero? Giovanotto, gli animali crepano, gli uomini muoiono. Ricordatelo. La differenza non è di poco conto. Hai ragione vecchio. Se dimentichiamo la differenza l'eutanasia è alle porte. Dimmi, è vero che ti sei trovato al bivio e, - così dicono - hai chiesto l'oleo santo più di una volta? E sì giovanotto, faccio i riti come Dio e la chiesa comandano. L'unzione degli infermi mi ha sollevato, mi ha tirato su.Davvero vecchio? Sai, alcuni dicono che ti hanno portato l'oleo del trattore del giardinieri o della motosega, e nemmeno ti sei reso conto. Altro che miracolo! Può darsi giovanotto, può darsi. Ma dove sono coloro che mi hanno fatto lo scherzetto? Sai, ho accompagnato tutti quanti all'ultima dimora e ho avuto il privilegio di chiudere il cancello e dare loro la mia benedizione. E si, pure di questo si parla. Adesso quando chiederai l'oleo forse dovrai alzarti e andare a prenderlo da solo. Sembra che i frati non vogliono avvicinarsi più alla tua stanza nemmeno invocando la Madonna.Farò pure questo giovanotto, se Dio mi concede la sua grazia.Beh..., se non te la concede sono certo che tu, con la tua furbizia, sei capace di strapparla dalle mani del buon Dio senza che nemmeno lui se ne accorga. Bene, si è fatto tarde, me ne vado. Ti saluto. Sai vecchio, ti voglio bene!Me ne stavo andando quando il vecchio mi dice: "Giovanotto, come ti chiami?"Eduardo, sono fra Eduardo. Hai dimenticato il mio nome?Scusami, non ho la memoria di una volta. Anche io ti voglio bene fra Eduardo e puoi essere certo che verrò al tuo funerale, mi disse strizzando un occhio.Ho sorriso. Mentre mi avvicinavo alla porta del refettorio ho pensato: "Se le cose vanno come vanno, sono certo che il vecchio verrà al mio funerale. Mi seppellirà e, senza versare una lacrima, tornerà a fare colazione, pranzo e cena come se niente fosse accaduto, aspettando, senza agitarsi né commuoversi, la prossima veglia funebre. Poi rimarrà inchiodato al suo tavolo e racconterà ai morituri i fioretti del terzo e forse del quarto Millennio".Uscii dal refettorio e mi affacciai un attimo al porticato. Il sole tramontava e bagnava d'oro la vallata. Respirai profondamente l'area fresca. I miei pulmoni si riempirono dell'aromatico profumo della campagna. Da lontano mi sembrò arrivasse la voce di san Francesco che mi diceva: "Scrivi frate Eduardo, scrivi: Se il vecchio ti sepellisci - cosa che può succedere- anche questo è perfetta letizia".