La logica del dono

Poesia italiana del Novecento Sergio Corazzini


Il mio cuoreIl mio cuore è una rossamacchia di sangue doveio bagno senza possala penna, a dolci proveeternamente mossaE la penna si muovee la carta s’arrossasempre a passioni nove.Giorno verrà: lo soche questo sangue ardente a un tratto mancherà,che la mia penna avràuno schianto stridente…e allora morirò. Sergio Corazzini, da DolcezzePoeta appartenente alle "voci crepuscolari" della letteratura italiana del Novecento, lascia da parte i cosmetici dell'oratoria, non sale sulla ribalta del sublime, non assume la maschera giocosa o beffarda dell'ironia. Solo con se stesso, Corazzini guarda con stupore al venir meno di tutte le "creature" del mondo, e a mezza voce, ci dice il proprio "male di vivere" con parole prosciugate, assolutamente comuni, estratte dall'intimo delle cose.