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Greenpeace al WEC. Secondo Round. Contro Enel


Al World Energy Congress Greenpeace colpisce ancora. Dopo il blitz di domenica scorsa, oggi un nuovo striscione si è aperto "magicamente" sulla testa di Fulvio Conti: "ENEL: Do Not Export Nuclear Risk", per denunciare l'intenzione di Enel di investire oltre 4 miliardi di euro in fatiscenti reattori nucleari sovietici anni 70. Le forze dell'ordine hanno allontanato i portavoce di Greenpeace. E il WEC è stato sospeso per 30 minuti! Enel vuole investire sul nucleare sovietico a Belene e Mochovce, per completare la costruzione di alcuni impianti incompiuti. Si tratta di un investimento titanico e insensato, su una tecnologia che in Occidente non rispetterebbe gli standard di sicurezza minimi. Il sito bulgaro di Belene si trova anche in una zona sismica. L'Enel porta avanti questo piano di investimenti con l'avallo del Governo, a dispetto del referendum del 1987 con il quale gli italiani si sono pronunciati contro il nucleare.