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Superman Galanzino, testimonial di Greenpeace


Francesco Galanzino è davvero una persona speciale... E' il nostro eroe! Francesco corre per il gusto di correre. Macina chilometri su chilometri senza stancarsi mai e ha un debole per le gare estreme, per le imprese epiche. Francesco è un uomo di muscoli e poesia: è uno che a poche centinaia di metri dall'arrivo del Sahara Race rallenta, rinuncia a un primo posto ormai sicuro e si ferma a contemplare la maestosità delle Piramidi. Francesco è un padre, un imprenditore affermato, ma soprattutto è un grande atleta che ha deciso di aiutare Greenpeace, diventando il testimonial della nostra campagna Energia e Clima. Poco più di una settimana fa, Galanzino ha vinto – primo italiano di sempre – il Grande Slam dei quattro deserti, un set di quattro maratone in autosufficienza nei quattro deserti più estremi del mondo (Gobi, Atacama, Sahara e Antartide).
Ma ripercorriamo questa incredibile avventura: tutto inizia nella primavera del 2006, quando, insieme a Greenpeace, Francesco presenta il progetto "Un milione di passi": è un progetto ambizioso... l'idea è quella di completare, in meno di otto mesi, le quattro maratone dello Slam dei quattro deserti... Un milione di passi e mille chilometri di corsa e fatica, per un'impresa sportiva senza precedenti e per ricordare che la desertificazione è uno degli effetti più drammatici del cambiamento climatico. Francesco corre con lo zaino in spalla, in totale autosufficienza. Conclude, a giugno, la prima delle quattro gare – la Gobi March – piazzandosi al secondo posto. Poche settimane di riposo ed è di nuovo deserto: dalla Cina si va in Cile. Lo scenario è quello dell'Atacama, famoso per i suoi laghi salati, un deserto "ostile, cattivo, con poca poesia e tanta steppa bruciata". Francesco arriva terzo. Dopo l'Atacama Crossing è la volta del Sahara: Galanzino taglia il traguardo con lo striscione di Greenpeace, ed è secondo. La maratona in Antartide del 2006 salta: ai nastri di partenza c'è solo il nostro corridore e la gara viene annullata perché le condizioni meteo sono proibitive. A marzo, giusto per non perdere l'allenamento, Galanzino corre al Polo Nord, dopo essersi allenato per settimane all'interno di una cella frigorifera attrezzata. E anche questa volta è secondo. Poche settimane fa, infine, il cerchio si chiude: questa volta Antartica si fa. Sono 15 gli atleti in gara ed è una prova durissima: Francesco è costretto, per una settimana, a nutrirsi di gel e a indossare mutande antibatteriche in fibra d'argento: alla fine è l'ennesimo secondo posto, ma questa volta è un secondo posto davvero decisivo. Galanzino è primo assoluto nella classifica combinata delle quattro competizioni e si aggiudica il grande slam dei 4 deserti. Greenpeace festeggia il suo eroe e denuncia, attraverso le sue imprese, il problema dei cambiamenti climatici e le possibili soluzioni: rinnovabili ed efficienza energetica.