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ARCTIC SUNRISE vs PESCHERECCIO PIRATA

Post n°41 pubblicato il 07 Maggio 2008 da videoGreenpeace
 


Questa notte l'Arctic Sunrsie ha affrontato un peschereccio pirata nel Mar Ionio. Lanciati in acqua i gommoni, gli attivisti di Greenepace hanno sequestrato 2 chilometri di spadara, una rete vietata dal 2002. Intrappolati nella spadara piccoli tonni rossi e una tartaruga marina che è stata liberata. Greenpeace ha denunciato le illegalità commesse dal peschereccio - dal nome probabile di Diomede II - alla Capitaneria di porto di Messina.


Secondo il registro dei pescherecci dell’Ue, il Diomede II è stato costruito nel 2006 e dovrebbe pescare solo con gli ami (palamiti) o le piccole reti fisse, in prossimità della costa. Il peschereccio bloccato da Greenpeace usava invece un’attrezzatura ultramoderna, con radiosegnalatori e luci alogene, per lavorare con almeno 10 km di rete derivante in acque internazionali. È evidente che il livello dei controlli è così scarso che ai pescatori ancora conviene investire su nuove imbarcazioni attrezzate con reti vietate sin dal 2002.

Le attività dell’Arctic Sunrise, per documentare le minacce del Mediterraneo sono parte della Campagna di Greenpeace per una rete globale di riserve marine che coprano il 40% degli Oceani, incluso il Mediterraneo.


Dobbiamo cambiare rotta oggi se vogliamo poter pescare domani!



Il racconto di Pietro Dal Dosso che a bordo dell'Arctic ha vissuto l'azione in prima linea:


"Il tutto inizia ieri pomeriggio quando durante la nostra attività di pattugliamento incrociamo una strana imbarcazione da pesca con motori spenti alla deriva. Cosa alquanto insolita nel bel mezzo dello Ionio.

Registrati sul nostro radar, li osserviamo fino al calar della notte. dopo svariate ore di appostamenti e ricerche di informazioni su questa fantomatica imbarcazione, giunge il momento di agire.
Questa è la missione dell'arctic sunrise e del suo equipaggio.
Cercare, trovare e confiscare le spadare illegali.

Dopo una non facile ricerca a mare con il nostro jet boat, la spadara viene finalmente identificata. E' un metodo di pesca illegale e pirata: viene tenuto nascosto il più possibile, l'unica segnalazione è una potente ricetrasmittente fissata al capo estremo della rete. E' proprio quello il capo che isseremo a bordo per primo.

Undici tonni rossi e una piccola tartaruga marina (c.a. 30 cm) in fin di vita vengono trovati nei 2 km di rete confiscati.

Più recuperiamo la rete a bordo e più i pescatori si avvicinano. Anche loro stanno issando la rete a bordo, cercando di recuperare il "corpo del reato", coprendo il loro nome e matricola per svanire nella notte come di loro consuetudine.

Attimi di tensione a bordo quando il pescareccio punta a tutta velocità i nostri due gommoni in acqua, ma i nostri esperti boatdrivers controllano la situazione. Arrivano a bordo dell'Arctic Sunrise anche alcune lattine di fagioli bianchi (piene).

Abbiamo confiscato parte della spadara, abbiamo provato l'illegalità del Diomede II ed ora lo seguiamo fino al suo porto.

In questo momento siamo fra catania e messina, giardini di naxos. il pescareccio è rientrato in porto. abbiamo 3 gommoni ed alessandro in porto. attendiamo l'arrivo delle autorità. vogliamo il sequestro della spadare!"

 
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