¤GIUSTIZIA POETICA*°

PAROLE, PAROLE, PAROLE


A volte, come per magia, le nostre parole battute su di una tastiera, bucano lo schermo, escono dal monitor ed iniziano a vivere di vita propria, fuori dalle nostre menti.Accade, così, in modo naturale e straordinario, che il nostro pensiero prenda il volo e si animi nell'esistenza di un'altra persona di cui non conosciamo il nome e le sembianze.Quando ciò succede, è magnifico, le nostre frasi non sono più solo nostre, cambiano di peso, si tras-formano e si riconoscono in altri occhi, si riflettono in altre anime.Le parole hanno un peso specifico per ognuno di noi, ognuna ha un valore ed un senso diverso, ma può accadere che lo sguardo di qualcuno sappia interpretarne l'essenza, ed allora quell'estraneo lettore diventa un fratello, prende posto accanto a te e partecipa alle tue emozioni, le fa sue.In tutti questi anni di Blog ho ascoltato confessioni d'anima, mi sono seduta ed ho preso per mano molti fratelli e sorelle di vita (alcune di queste ho avuto modo di conoscerle personalmente), ma non faccio distinzione sulla concretezza dei sentimenti di cui leggo, il mondo reale delle emozioni è presente nella rete come nella quotidianità del mondo là fuori.Per cui rispetto il sentire altrui, non giudico, cerco di essere cauta, di entrare in punta di piedi e di aver cura delle mie e delle parole altrui.Alcune frasi mi restano impresse dentro per giorni, rieccheggiano nel mio cuore per ore e mi fanno sentire affine all'animo che le ha scritte.Chissà, magari sono frasi che qualcuno ha partorito con sofferenza, può darsi siano state chiuse nel buio, intrappolate nella soffitta dell'anima, ed hanno atteso a lungo per trovare il coraggio di mostrarsi alla luce.Perché le parole sono creature timide, forme della nostra più intima espressione d'essere.....quando vengono liberate vanno rispettate, perchè non si può mai sapere cosa si celi al di là del monitor!PJ